L’ultima bozza del Decreto ministeriale di modifica del Piano nazionale di ripartizione delle frequenze (PNRF) sta facendo discutere tutti i soggetti interessati alla nuova allocazione dei servizi.
"Un monopolio è una cosa orrenda, finché non ne possiedi uno". C’è tutta l’essenza umana e professionale di Keith Rupert Murdoch, che domani compie 80 anni, in questa sua celebre battuta, ironica ma non troppo.
“Nessuna legge che imponga il silenzio alle notizie è, e sarà mai, una riforma. E’ un’idea insana che il Governo farà bene a riporre prima che sia comunque inondato, ora e nel tempo, da una marea di notizie che, avendo rilievo pubblico e risultando di pubblico interesse, comunque i giornalisti faranno arrivare ai cittadini".
Ore di terrore per tre giornalisti della Bbc finiti nelle mani delle truppe di Muammar Gheddafi mentre, lunedì scorso, stavano cercando di andare a Zawiya e che sono stati trattenuti, picchiati e torturati, prima di essere rilasciati 21 ore dopo.
CdA shock l’altro ieri per Audiradio. Dopo le mille vicissitudini che ne hanno caratterizzato il 2010, con il passaggio alla metodologia Diari, gli spostamenti di centinaia di migliaia di ascoltatori da alcune emittenti ad altre, la formazione di due blocchi contrapposti e inavvicinabili, la perdita di pezzi del CdA (a novembre è saltato il d.g. Varvello), il 2011 si preannuncia, se possibile, ancor più turbolento.
Le frequenze del ministero della Difesa non sono sparite dall’asta per il digitale. Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, a margine di un convegno sull’Ict.
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