Una nuova truffa online sfrutta la denominazione della piattaforma Piracy Shield dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni contro la pirateria informatica, per richiedere pagamenti a fronte di inesistenti violazioni.
Agcom mette in guardia: non pagate e non fornite dati sensibili.
Sintesi
L’Agcom ha lanciato un allarme per una truffa che coinvolge false comunicazioni, a nome di un inesistente Servizio clienti Agcom – Piracy Shield.
Questi messaggi fraudolenti accusano l’utente di aver visitato siti illegali e richiedono pagamenti di sanzioni inesistenti, fornendo recapiti e riferimenti falsi.
L’Autorità avverte che si tratta di tentativi di truffa aggravata e invita i cittadini a non fornire dati né denaro.
Il realtà il Piracy Shield esiste davvero (ed è su questo che i truffatori fanno affidamento), ma è una piattaforma ufficiale e legale voluta dalla legge n. 93/2023 per contrastare la pirateria degli eventi sportivi in diretta.
Attiva dal 01/02/2024, Piracy Shield blocca in 30 minuti i domini e gli IP segnalati dai titolari dei diritti tramite un sistema automatizzato.
Le procedure sono regolate dalla delibera Agcom 189/23/CONS, con possibilità di reclamo entro 5 giorni, sebbene il blocco resti in vigore fino a nuova decisione.
Il finto Servizio clienti Agcom – Piracy Shield
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con una nota pubblicata sul proprio sito, ha messo in guardia cittadini ed utenti dai rischi connessi a comunicazioni fraudolente, recapitate in questi giorni e riconducibili a soggetti non identificati, che, a nome di un sedicente Servizio clienti Agcom – Piracy Shield, contestano irregolarità relative “a collegamenti a siti internet sotto osservazione in quanto riconducibili alla trasmissione di streaming illegali”.
Richiesta pagamento sanzioni (inesistenti)
Agcom spiega che “Nelle finte comunicazioni si richiede il pagamento di una sanzione, si rinvia a successiva comunicazione per la fornitura delle coordinate bancarie e si fornisce un numero di telefono e un nominativo da contattare”.
Truffa aggravata
L’Autorità richiama quindi l’attenzione degli utenti “sull’importanza di non dar seguito a queste comunicazioni che configurano il reato di truffa aggravata e di adottare comportamenti di prudenza per tutelarsi rispetto a iniziative ingannevoli finalizzate sia all’acquisizione di somme di denaro che di dati sensibili”.
Agcom tutelerà la propria immagine
Agcom precisa che “tutelerà la propria immagine in tutte le sedi competenti rispetto all’improprio e illecito utilizzo del suo nome”.
Cosa è la Piracy Shield (che esiste veramente)
Ma cosa è il Piracy Shield, che, al contrario del fantomatico Servizio clienti AGCOM – Piracy Shield, esiste veramente?
La legge 14/07/2023, n. 93, entrata in vigore l’8 agosto seguente, ha attribuito poteri all’Autorità al fine di rafforzarne le funzioni per un più efficace e tempestivo contrasto delle azioni di pirateria on-line relative agli eventi trasmessi in diretta.
La delibera 189/23/CONS
Sulla scorta delle novità legislative, il Regolamento sulla tutela del diritto d’autore on line è stato modificato con la delibera n. 189/23/CONS del 26/07/2023 che ha introdotto specifiche disposizioni per il contrasto alla pirateria on line riferita agli eventi sportivi live.
Le nuove regole
In particolare, le nuove norme prevedono che il blocco degli FQDN e degli indirizzi IP, univocamente destinati alla diffusione illecita dei contenuti protetti, avvenga entro trenta minuti dalla segnalazione del titolare per il tramite di una piattaforma tecnologica unica con funzionamento automatizzato.
Tavolo tecnico
Il 07/09/2023 si è insediato il tavolo tecnico previsto dall’art. 6, comma 2 della legge convocato dall’Autorità, in collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), allo scopo di definire i requisiti tecnici e operativi per la messa a regime della suddetta piattaforma tecnologica.
La piattaforma Piracy Shield
La piattaforma Piracy Shield, attiva dal 01/02/2024, consente una gestione automatizzata delle segnalazioni successive all’ordine cautelare emanato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ai sensi dell’art. 9-bis, comma 4-bis del Regolamento.
Provvedimenti di inibizione tramite la piattaforma Piracy Shield
Il Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore attribuisce ai soggetti interessati (prestatori di servizi, l’uploader ed i gestori della pagina e del sito internet) la facoltà di proporre reclamo avverso i blocchi eseguiti in attuazione del provvedimento cautelare di cui all’art. 9-bis.
Termini per il reclamo
Il reclamo può essere presentato entro cinque giorni dalla data di effettuazione del blocco, ma la presentazione del reclamo non sospende l’efficacia del provvedimento.
Risorse bloccate tramite Piracy Shield
I soggetti interessati dai blocchi effettuati tramite Piracy Shield possono rivolgersi alla Direzione Servizi Digitali e tutela dei diritti fondamentali attraverso gli indirizzi [email protected] ed [email protected], indicando nell’oggetto “Provvedimenti di blocco Piracy Shield”. (E.G. per NL)