Roma – La ricezione TV satellitare, in alcuni casi, rischia di essere disturbata dal WiMax: lo dice uno studio compiuto dal Satellite Users Interference Reduction Group (SUIRG).
Più precisamente, si legge su Wimax.com, “dalla ricerca è emerso che le soluzioni WiMax basate sull’impiego della banda dei 3,5 GHz hanno causato significative interferenze alla ricezione di segnali satellitari in Banda C, a distanze fino a 20 Km dalla stazione radio base WiMax”.
La Banda C, secondo la designazione IEEE, è quella compresa tra 4 e 8 GHz: non sembrerebbe, a prima vista, che il WiMax possa interferirvi. Ma occorre ricordare che la trasmissione WiMax è una trasmissione radio digitale a larga banda e, come tale, è già generatrice di disturbi sul piano spettrale: da un punto di vista puramente analogico, una trasmissione WiMax è un disturbo. La seconda armonica della frequenza fondamentale in questione è pari a 7 GHz e cade in pieno all’interno della Banda C. Non è quindi da escludersi, in prima analisi, la generazione di interferenze anche importanti.
Va tenuto tuttavia presente che il WiMax è una tecnologia in grado di impiegare, teoricamente, qualunque porzione dello spettro radio. Più ci si spinge verso le microonde, più il WiMax è in grado di trasmettere dati ad alta velocità ma a poca distanza e con scarsa capacità di penetrazione degli ostacoli. Più ci si spinge verso il basso, quindi verso le UHF o le VHF, più la distanza percorribile e la capacità di penetrazione aumentano, ma diminuisce sensibilmente, al contempo, la “banda dati” disponibile.
La difficoltà per gli organismi regolatori starà proprio nel cercare un equilibrio, in questi termini, tra velocità , capacità di penetrazione e distanza coperta, a seconda delle zone. Secondo le attuali specifiche internazionali, la banda dei 3,5 GHz è una delle più idonee ad essere usata in tutte le nazioni per le questioni legate alle licenze. Autorizzata nel 2007 a Ginevra, in sede di riunione della World Radiocommunications Conference (WRC), il suo impiego in alcune zone del mondo potrebbe compromettere seriamente la ricezione TV e il regolare esercizio dei servizi di telecomunicazioni.
Lo studio del SUIRG ha approfondito l’argomento, individuando circostanze e scenari reali supportati da operazioni di analisi e misura strumentali, di cui gli interessati possono leggere qui.
Marco Valerio Principato
