Caso Merateonline: l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia si disinteressa all’appello del periodico telematico

Scanner e altri problemi della Stampa locale. Ma l’Ordine pensa ad altro. Onore solo al “soldato“ Franco Abruzzo


Questo periodico esprime solidarietà ai colleghi di Merateonline.it e stigmatizza con fermezza l’incomprensibile silenzio del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Letizia Gonzales, sulla questione.
Non è infatti accettabile, a parer nostro, il silenzio dell’organo di governo della categoria professionale verso un appello avanzato con educazione e grande dignità da propri iscritti.

da Merateonline.it

Il prossimo 3 giugno si concluderà, in un modo o nell’altro, la brutta storia iniziata il 1° agosto del 2002 con la perquisizione della redazione e delle abitazioni di chi scrive e di un collega, ad opera di una decina di carabinieri della locale Compagnia, promossa dall’allora capitano Domenico Di Stravola coadiuvato dai sottufficiali di grado più elevato in forza al Norm e alla stazione. Il “bottino” dell’operazione culminata con il fermo di due colleghi presso l’area ecologica di Via Ca’ Rossa fu di 4 radioline riceventi, i famosi “scanner”, in uso nella gran parte delle redazioni italiane da almeno 40 anni (come messo a verbale e acquisito agli atti del processo di I° grado dall’ex presidente dell’ordine dei giornalisti lombardi Franco Abruzzo). Inutile qui soppesare le ragioni di quell’operazione, certamente costosissima per il contribuente dato l’elevato numero di uomini impiegati durante l’operazione e successivamente, per redigere montagne di verbali. Speravamo per la verità che i vertici regionali e provinciali dell’Arma volessero fare chiarezza sulla vicenda. Ma ci sbagliavamo. Almeno per quanto ci è dato sapere. Così come ci sbagliavamo pensando che il diritto, su una circostanza oggettiva, fosse, per così dire, “certo”. Ci sono reati, come la diffamazione, la cui valutazione è spesso soggettiva. Un articolo, per un giudice rientra nei limiti dell’esercizio del diritto di cronaca, per un altro, va oltre e sconfina nella diffamazione. Opinioni. Ma sulla liceità o meno dell’ascolto delle trasmissioni in chiaro tra forze dell’ordine non dovrebbe esserci spazio per la soggettività. O è reato o non lo è. Invece per il giudice di I° grado il fatto non costituisce reato, per quello di II° grado è da punire con una pesante condanna. In un Paese banale come il nostro ci sta tutto: anche una contraddizione così stridente tra due magistrati tale da costringere il cittadino ad agire nell’incertezza; anche l’ipocrisia di chi finge di non sapere che quel reato, definito “disegno criminoso” è talmente diffuso che, se perseguito, richiederebbe l’apertura di decine di migliaia di fascicoli d’inchiesta. “Striscia la notizia”, su segnalazione del fatto, inviò a Napoli l’ottimo Ghione il quale acquistò in un negozio di Hi-Fi uno scanner, poi salì in macchina e lo sintonizzò sulla lunghezza d’onda della polizia facendo ascoltare a 7-8 milioni di telespettatori, spezzoni di comunicazioni. Non risulta però che la Procura di Napoli lo abbia sottoposto ad indagine.

Il prossimo 3 giugno, comunque, conosceremo la decisione della Corte di Cassazione. E a quel punto tutti i cronisti di nera sapranno come regolarsi.
L’udienza riguarda chi scrive e altri due colleghi, ma in realtà è di interesse per l’intera categoria. E qui dobbiamo per forza aprire una sia pure lieve polemica nonché tributare il dovuto riconoscimento. L’Ordine dei giornalisti dovrebbe essere in prima linea nel sostenere le tesi della difesa e del giudice di I° grado. Non foss’altro perché i consiglieri sanno benissimo come stanno le cose da decenni a questa parte. Invece, dalla neoeletta Letizia Gonzales, presidente dell’Odg lombardo e da Lorenzo Del Boca, presidente del consiglio nazionale non giungono segnali di interesse. Come scriveva qualche giorno fa il collega Angelo Baiguini, consigliere nazionale, fare il cronista in provincia è sempre più difficile e, di questo passo, i giornali diventeranno semplici bollettini di feste e sagre (e pure lì ci può scappare la querela). L’Ordine evidentemente ha altro cui pensare che i problemi della stampa locale, l’unica però che registra qualche segnale di crescita. Forse la proposta di sopprimerlo non è poi così campata in aria. Lunga vita invece a Franco Abruzzo che pur avendo perso la corsa per la rielezione a presidente dell’Odg lombardo è sempre al fianco dei cronisti e anche in questa circostanza si è impegnato per diffondere il “ caso” e sottolineare tutta la propria indignazione.

Attendiamo dunque il verdetto finale in assoluta serenità, continuando a svolgere la nostra funzione di informare.

Claudio Brambilla

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Send Mail 2a1 - Caso Merateonline: l'Ordine dei Giornalisti della Lombardia si disinteressa all'appello del periodico telematico

Non perdere le novità: iscriviti ai canali social di NL su Facebook, TelegramWhatsApp. News in tempo reale.

Ricevi gratis la newsletter di NL!