Dtt. Switch-off Sardegna: l’adeguamento dell’utenza alla progressiva attuazione della nuova tecnologia (seconda parte)

Un passaggio complesso tra incomprensioni ed incognite, prime fra tutte la necessità di più decoder per famiglie e la questione dei numeri LCN


(segue dalla prima parte)

L’evoluzione settoriale ha poi condotto all’introduzione di codici identificativi in partenza, al fine di agevolare la numerazione automatica da parte dei ricevitori (per i quali tale funzione è facoltativa, sebbene quasi sempre attivata dagli utenti). Orbene, già molto tempo fa, e per primo, questo periodico aveva segnalato la presenza di “manovre” intorno a tale meccanismo, rilevante ai fini della presintonizzazione sul telecomando e quindi di incidenza sull’accesso quotidiano ai programmi. E ciò anche in considerazione del fatto che (come per i primi decoder) gli encoder più “antichi” non prevedevano tale funzionalità, con effetti ragguardevoli sulla reale collocazione del mux dell’emittente nella scaletta stilata dal decoder abilitato in sede di sintonizzazione. Va pur detto che, allo stato, sono in commercio software che consentono l’aggiornamento dei codificatori, ma la contemporanea assegnazione del numero LCN da parte di più emittenti, in quanto in assenza di un coordinamento cogente, si sta manifestando nel suo impatto tangibile proprio con lo switch-off progressivo in corso in Sardegna. Il problema pratico, infatti, è che mentre alcuni decodificatori incontrando numeri LCN identici consentono facilmente la scelta di priorità, altri vanno letteralmente in tilt, mentre sostanzialmente tutti collocano al termine della numerazione le tv (generalmente locali) prive di codificazione in partenza. Un problema serio che andrà quanto prima affrontato e risolto, al fine di scongiurare penalizzazioni gravissime a livello editoriale in una fase delicata di start-up della nuova era tecnologica.
Vediamo comunque, attingendo dal sito internet Sardegna Hertz quali sono i principali problemi incontrati nella prima fase di transizione al digitale nell’isola.

21/10/2008

Prosegue anche oggi il passaggio totale dall’analogico al digitale terrestre in Sardegna.

La data di oggi vede coinvolta tutta la Sardegna centrale e parzialmente anche alcuni comuni del nord Sardegna e quelli rimasti dei giorni precedenti del sud Sardegna., come indicato in questa mappa: http://urlin.it/1391f

A distanza di quasi una settimana da quando è iniziato il passaggio al digitale terrestre è possibile stirare i primi bilanci, tutti a quanto pare positivi nonostante alcune problematiche alcune delle quali disattese.

Una di queste è stata senz’altro la difficoltà nella ricerca dei canali, operazione che si è dovuta ripetere più volte anche nel giro della stessa giornata (ndr: molti che già ricevevano in digitale non sapevano di questa operazione) a causa dello spostamento subito da alcune emittenti con l’alternanza delle varie fasi dello spegnimento del segnale analogico.

Alcuni modelli di decoder a causa dell’impostazione di fabbrica non permettevano di ricevere le frequenze del Mux Rai: di Rai1, Rai2, Rai3 nella banda bassa del Vhf, ma il problema è stato prontamente risolto, tramite un semplice escamotage, impostando il decoder dalla ricerca delle frequenze come paese Italia, alla ricerca delle frequenze come paese Germania.

Certo non è una cosa a portata di tutti e sopratutto delle persone anziane che non sono pratiche delle varie funzioni cosi’ avanzate del telecomando, ma generalmente per ogni nonno c’è un nipotino (tecnologico) almeno per i nonni più fortunati, anche di soli 5 anni, in grado di risolvere per loro anche questo inconveniente, ed inoltre non è semplice per le persone anziane l’abituarsi all’uso di un nuovo telecomando nelle funzioni basilari e con disposizione dei tasti diverso del telecomando precedente.

Non sono mancati anche alcuni problemi di blocco di diverse marche di ricevitori, perfino in quelli recentissimi integrati nei televisori di ultima generazione al plasma, blocchi dovuti ad alcuni canali che a causa di particolari condizioni del segnale ricevuto non pemettevano si bloccavano durante la ricerca dei canali facendo andare in un loop infinito il decoder…e l’unico modo per sbloccare il ricevitore è stato quello di interrompere e riattivare l’alimentazione.

Problema comunque,anche questo risolto quando dopo le numerose segnalazioni ai vari numeri messi a disposizione per i consumatori sul DTT, si è intervenuto direttamente alla fonte delle frequenze responsabili del blocco.
Altro problema riscontrato è stato quello che dalla fase dello spegnimento del segnale analogico alla successiva fase di accensione del corrispondente canale in tecnica digitale per alcuni comuni della Sardegna, non è stato immediato come è avvenuto nei grossi centri abitati, ma son passati diverse
ore ed in alcuni casi (anche se son casi isolati) anche oltre un giorno e si segnalano a tutt’oggi ancora la mancanza dell’accensione di taluni canali locali…ma comunque nella sostanza la maggior parte delle reti nazionali ed in particolare quelle Rai son sempre stati visibili quasi da subito senza particolari interruzioni.

Fra i vantaggi subito percepiti dalle varie persone intervistate ci sono principalmente quelli di un maggior numero di canali ricevibili rispetto a prima (decuplicati) e la migliore qualità delle immagini ricevute, (nessun effetto neve, problemi di interferenze fra canali, doppie immagini ecc…spariti) tali da, nonostante la crisi economica, fatta passare in secondo piano il costo dell’acquisto di un decoder per ogni televisore posseduto grazie ai costi ridotti, (con una media di 30 euro a decoder per televisore si riescono ad acquistare sia i modelli zapper (quelli senza interattività) e sia i modelli di decoder interattivi che usufruiscono del contributo statale)

Anche le televisoni locali, quelle che trasmettevano solo in ambito localizzato di una sola città, non sono rimaste indifferenti all’avvento del digitale terrestre, è infatti di poche ore fa, l’annuncio che Super tv, televisione di Oristano, trasmetterà entro Novenbre in tutta la regione Sardegna, ospite del mux offerto da Videolina, trasformandosi così da televisone locale, in televisione regionale al pari delle piu’ note: Videolina e Sardegna1, (cosa impossibile prima rispetto all’analogico.) ampliando cosi enormemente numero di ascoltatori e bacini d’utenza in un solo colpo.

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