Modernizzazione del MinCom. Con il nuovo Governo cambierà l’assetto organizzativo del settore comunicazioni

Ancora dubbia la collocazione giuridica degli Ispettorati Territoriali, che secondo alcuni dovrebbero trasformarsi in agenzie autosufficienti (come le ARPA).

Quale conseguenza di una modernizzazione e di privatizzazioni che avevano già trasformato il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni in un più snello Ministero delle Comunicazioni, con il nuovo governo e l’entrata in vigore delle nuove disposizioni che limitano a 12 il numero dei Ministeri con portafoglio, tale Dicastero diventerà formalmente un dipartimento del Ministero delle attività produttive. Ai suoi vertici verrà nominato un viceministro appositamente delegato sulla materia. Cambieranno probabilmente alcuni assetti organizzativi, specie delle funzioni di staff, ma dovrebbero in ogni caso restare immutate tutte le attuali competenze sulla comunicazione elettronica e la radiodiffusione, sia in termini di proposizione legislativa sia sui singoli aspetti amministrativi e di gestione dello spettro radioelettrico. Ancora dubbia, invece, la collocazione degli Ispettorati territoriali, che inizialmente si era pensato di domiciliare sotto le prefetture. Varie ipotesi, a riguardo, sarebbero al vaglio. Una delle più interessanti sarebbe quella di articolare gli I.T. a livello operativo nella forma giuridica delle agenzie territoriali, al pari delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente, autosufficienti a livello finanziario (i conti terzi attivati finirebbero direttamente nelle casse dell’organo e non in quelle della Tesoreria dello Stato) e dimostratesi alla prova dei fatti assolutamente efficienti. In un’ottica del genere verrebbero certamente premiate quelle sedi che hanno già dimostrato un’ottima organizzazione ed un’elevata produttività (sopra tutti è il caso dell’I.T. Emilia Romagna, ma dimostrazioni di efficienza sono pervenute anche da Puglia e Basilicata, Toscana, Abruzzo e Molise, Trentino Alto Adige, Marche e Umbria, Liguria e recentemente dal Piemonte). Improbabile, invece, una collocazione (pure valutata) nell’alveo dei Corecom, che, viceversa, si sono dimostrati, in più di un’occasione, organi poco efficienti, male organizzati e dalle competenze confuse. Notizie più dettagliate verranno comunicate dopo il 10 maggio, data in cui dovrebbe essere formalmente costituito il nuovo governo. (M.P. per NL)
 

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