Francesco Marzano mi ha gentilmente inviato il link alla pagina dedicata al meeting che il 29 maggio ha discusso i primi risultati della sperimentazione del DRM+ (lo standard di radiofonia digitale adattato dalle onde corte all’FM) a Kaiserslautern, in Germania. So che Giuseppe Allamano, di RAI e DRM Consortium, doveva partecipare, quindi proverò a contattarlo per conoscere le sue impressioni. Il sito segnalatomi da Francesco contiene un notevole apparato di documenti in tedesco, principalmente le slide delle varie presentazioni. Quello che ci interessa è l’esito delle prove sulla compatibilità tra DRM+ e FM analogica. La conclusione riassunta nella slide che pubblico qui (i refusi non sono miei, sappiate che stör significa disturbo, wirkung azione, verträglichkeit, con la r, vuol dire compatibilità) è piuttosto scontata e plausibile per una modulazione che occupa solo 100 kHz di banda. Malgrado il potenziale di disturbo leggermente più elevato da parte di una emissione DRM+ nei confronti di una in FM a parità di ERP, potenza effettiva irradiata, le due modalità sono compatibili e possono convivere in-band, mantenendo le attuali soglie di protezione contro le interferenze (quelle in vigore nelle nazioni europee, noi in questo senso non siamo una nazione europea). Considerate che i tecnici della FH-KL, la scuola tecnica che ha condotto i test, osservano come i loro risultati siano stati determinati attraverso una valutazione qualitativa in laboratorio, perché la situazione reale comporta rumori di fondo che risultano ancora più critici dei disturbi generati dalle modulazioni. Inoltre, a 300 kHz di distanza dalla frequenza DRM+, le misure non hanno senso perché sono nettamente inferiori a quelle rilevabili da un potente trasmettitore FM della SR1. Qui trovate anche un comunicato stampa in inglese.
Insomma, non ci sono troppe novità sulla possibile convivenza di segnali analogici e digitali. E del resto non mi aspettavo che i fautori del DRM+ misurassero una possibile incompatibilità. In laboratorio e nei field test controllati le cose funzionano così, come vuole la teoria. Bisogna vedere poi che succede sul campo quando i trasmettitori non sono più sperimentali… E sul sfondo resta la biggest question of all: con che apparati riceveremo le trasmissioni DRM+, di grazia?
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.