Riceviamo e pubblichiamo da http://www.libersind.it/
Senza giri di parole: invece di ridurre i costi degli appalti esterni, come da piĂš parte suggerito, si continua ad appaltare attivitĂ fino ad oggi svolte allâinterno. Ă il caso dellâufficio spedizioni della âDGâ, dove alcuni colleghi sono stati giĂ ricollocati e lâattivitĂ esternalizzata. SarĂ forse il caso del centro fotocopie, sempre âDGâ, dove altri colleghi saranno probabilmente ricollocati. SarĂ forse anche il caso della centrale di condizionamento della âDGâ, per la quale è prevista una esternalizzazione dellâattivitĂ e addirittura un riutilizzo del personale nello stesso settore con compiti di livello tecnico inferiore (leggi: demansionamento). La serva (usando il massimo rispetto per chi i conti proverbialmente li sa fare) probabilmente direbbe: ma dovâè il risparmio? Spendiamo soldi per appaltare le attivitĂ , mortificando il personale interno altamente qualificato. Noi chiediamo unâinversione di questa politica che, dalla produzione allâarea editoriale e ai servizi, vede moltiplicarsi e sovrapporsi costi che invece,pena il declino dellâAzienda, bisogna assolutamente ridurre. Dâaltronde non si comprendono le continue spinte verso appalti ed esternalizzazioni. Prendiamo, come negativa esperienza passata, lâesternalizzazione del servizio di centralino: oggi la Rai sta pensando di riportarlo in casa dopo aver verificato grandi spese sostenute a fronte di carenze oggettive del servizio stesso. Non si capisce come mai mentre la Rai, per effetti della legge 247, si appresta ad assumere finalmente i precari del settore Produzione non si possa rilanciare anche il settore dei Servizi con lâincremento di organico di alcune unitaâ nei reparti operativi attraverso quella che si definisce una sana politica del personale.
