Furto di identità online, il Crif indaga sulle vittime di frodi

A rischio i liberi professionisti: disattenti e maggiormente vulnerabili


Nella rete si rischia continuamente il furto di identità! La vittima tipo, secondo un’indagine condotta da Mister Credit, una delle divisioni di Crif (la Centrale rischi finanziaria che gestisce il principale sistema di informazioni creditizie in Italia), ha un’età compresa tra i 30 e i 49 anni, è un libero professionista che lascia molte tracce (per esempio viaggia, acquista molto, chiede finanziamenti). L’indagine è stata presentata da Crif in occasione della European Fraud Conference. Nel 2006 sono stati stimati oltre 17 mila tentativi di frode creditizia messi in atto tramite il furto di identità. La cifra che ne esce è di circa 80 mila milioni di euro. Il malintenzionato in cerca di un’identità fasulla ottiene i dati di un’altra persona in modo illegale e di solito li utilizza per fare acquisti a suo nome, chiedere finanziamenti o prestiti personali. La frode è diversa dalla “semplice” sottrazione di denaro messa in atto con la clonazione poiché, in caso di furto di identità il derubato può trovarsi ad aver fatto le azioni più disparate commesse con il suo nome da qualcuno che ha utilizzato i suoi dati personali. Grazie a “Nessuno”, un progetto avviato nel 2007 da Mister Credit e da RiSSC, Centro Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità, è stato possibile tracciare l’identikit delle persone maggiormente a rischio. Si tratta di trentenni e quarantenni dato che, come spiegano gli autori dell’indagine, “sono più facili da impersonare da parte dei ladri di identità”, e sono anche “vittime molto appetibili per il buon potenziale di credito che i frodatori possono sfruttare”. Inoltre, quella citata, è la categoria di persone che più di altre “produce e lascia tracce personali, che possono essere usate da malintenzionati”. Ciò che rende i liberi professionisti più “visibili” è l’iscrizione all’albo professionale e a questo si aggiungono i soggiorni in albergo, i conti al ristoranti, gli acquisti nei negozi più diversi, questa categoria inoltre è stata identificata come “la più sbadata”. I ricercatori di Crif hanno spiegato sulle pagine di Repubblica che “scarsa risulta l’attenzione verso la distruzione di documenti prima di gettarli nella spazzatura. Meno del 35 per cento adotta questa precauzione, e solo il 37 per cento controlla costantemente estratti conto e documenti bancari. In generale gli intervistati appartenenti a queste fasce d’età dichiarano di limitarsi a conservare i propri dati in un luogo sicuro”. Per questo motivo sono a rischio anche i ventenni che però hanno un profilo economico inferiore e pertanto meno appetibile dei trenta-quarantenni. Beatrice Rubini, manager della direzione consumer di Crif, spiega che “ritrovarsi improvvisamente vittima di un furto d’identità vuol dire dover gestire, spesso da soli, oltre alla frustrazione e il disagio psicologico di vedere infangato il proprio nome e la propria reputazione, soprattutto una serie di implicazioni di tipo economico-legale, che possono destabilizzare e stravolgere la vita della vittima”. Si può iniziare ad essere segnalati come “debitore insolvente” per poi ritrovarsi a pagare beni di lusso mai comprati e ad essere in difficoltà nello spiegare di essere vittima di una frode! (Silvia Bianchi per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Send Mail 2a1 - Furto di identità online, il Crif indaga sulle vittime di frodi

Non perdere le novità: iscriviti ai canali social di NL su Facebook, TelegramWhatsApp. News in tempo reale.

Ricevi gratis la newsletter di NL!