Alert radio: se si continua così, i costruttori di auto decideranno chi riceve cosa. Urgono protocolli condivisi tra automotive e broadcaster
C’è un’emergenza che riguarda il settore radiofonico che purtroppo non sembra evidente alla maggioranza degli editori: in assenza di protocolli condivisi, si sta registrando una progressiva ingerenza delle case automobilistiche nella somministrazione dei contenuti all’utenza sulle quattro ruote.
Radio. World Radio Day 13/02/2024: lo stato del DAB, il pericolo proveniente dall’automotive, le strategie per il futuro dietro l’angolo
World Radio Day 13/02/2024: le procedure per il rilascio dei diritti d’uso ai consorzi DAB locali sono ancora nella fase di manifestazione di interesse, cosicché nelle aree in cui ci saranno i beauty contest i tempi saranno estesi. Ed è inevitabile che gli esclusi adiranno i giudici amministrativi rendendo il sistema instabile per lungo tempo. […]
Radio. Negli USA si stima quanto costerebbe salvare la AM sul cruscotto: fino a 4 miliardi di $ in 7 anni. E ci si chiede se ne valga la pena
In Europa, il problema della trasmissione radiofonica AM (modulazione di ampiezza) è stato risolto alla radice, spegnendo gli impianti in onde medie, considerati dai broadcaster non più convenienti nel rapporto costo d’esercizio/numero utenti. E ciò anche per il fatto che i ricevitori non sono più disponibili (oltre che nelle case) su gran parte delle nuove […]
Radio. Digitale, Svizzera, Jürg Bachmann: abituiamoci ad ascolti radiofonici più bassi e ad un differente modello di business
Jürg Bachmann (Associazione delle Radio Private Svizzere e Comitato direttivo per la migrazione digitale delle radio svizzere): In futuro sarà difficile per una radio mantenere dati d’ascolto così alti come finora. La frammentazione ha preso possesso anche del mondo radiofonico, i numeri d’ascolto per ogni singolo programma tenderanno a diminuire. Nell’era broadcast la radio aveva […]
Radio. DAB, Svizzera. Jürg Bachmann: spostamento switch-off al 2026 non è il problema. Lo sarà la capacità di sostenersi senza finanziamenti pubblici
Esclusiva NL, Jürg Bachmann (sindacato radio private svizzere): Al più tardi il 31 dicembre 2026 l’FM in Svizzera dovrà sparire. Gestire tre piattaforme (FM, DAB, IP) costa. Per questa ragione, per dieci anni, lo stato si è accollato una gran parte dei costi di diffusione tramite DAB+. Ottenendo anche buoni risultati, visto che il 40% […]
Audio. Dopo la radiovisione, arriva la visioneradio: TuneIn ospita i feed audio delle tv. E Tesla converte irriducibili OM come Karl Zuk
Karl Zuk: ciò che una volta si chiamava Radio ora è Audio. La radiofrequenza è stata sostituita dal web, ma il contenuto è lo stesso. Gli editori devono pianificare le sfide future: le torri, le apparecchiature di trasmissione e gli impianti di produzione stanno diventando obsoleti e poco pratici. Il sistema distributivo divora capitali e […]
Radio. Quali sono i principali indicatori dell’audience online? E cosa succede comparando emittenti italiane omogenee con quelle estere?
In un periodo di intenso dibattito sulla total audience e sui criteri di misurazione degli ascolti sulle varie piattaforme, abbiamo voluto chiedere a degli esperti della materia quali sono i principali indicatori da considerare per sondare il livello della fruizione streaming. E ci siamo spinti anche oltre, azzardando un confronto tra un’emittente italiana ed una […]
Radio. Aggregatori di flussi streaming radiofonici. Quanti sono? E, soprattutto, quali sono quelli che contano veramente per farsi sentire?
Aggregatori di flussi streaming radiofonici: ne parliamo da anni su queste pagine, sottolineandone l’importanza quali facilitatori per l’ascolto, soprattutto sugli smartphone, sui tablet e, ovviamente, sulle connected car. Tanto è vero che anche i regolatori di tutto il mondo occidentale si stanno ponendo il problema di disciplinare il funzionamento con meccanismi di prominence dei servizi di media audiovisivi di […]
Tv e Radio. Senza prominence, editori radiotelevisivi precipiteranno nelle preferenze degli utenti entro il 2025. Cioè fra meno di due anni
Tv: nel 2022 il 72% degli italiani ha guardato contenuti in streaming (85% nella fascia 18-34), dedicandovi nel 48% dei casi fino a due ore al giorno (più del tempo per la tv lineare via etere). Il one click per la tv via etere tradizionale sui nuovi televisori non c’é più: la live tv è un’icona, […]
Puntare sulla propria app. Ma sapete quante ce ne sono negli store di Apple e Google?
Su una cosa tutti gli editori radiotelevisivi sono concordi: occorre favorire la disintermediazione. Muoversi, cioè come gli OTT, termine che, in effetti, identificando i giganti del web, connota imprese prive di una propria infrastruttura, che agiscono al di sopra delle reti di distribuzione dei contenuti. Il vantaggio degli OTT è che non hanno a proprio […]