“The Singing Office”: parte il reality dove dipendenti di grandi aziende si sfidano…cantando

Partirà il 6 maggio su Sky Vivo: hanno aderito grandi società, da Vodafone all’Enel, fino all’Atm


Non sarà l’ennesimo reality show canterino dove i giovani mostrano le proprie abilità canore e sperano in una breve ma intensa carriera artistica, per poi finire a fare comparsate, tra discoteche “Buona Domenica”. Qui i protagonisti, sì canteranno, ma un posto di lavoro ce l’hanno già. Partirà il 6 maggio, infatti, “The Singing Office”, l’ufficio canterino, nuovo format importato dall’Olanda, oramai patria conclamata dei reality show. “The Singing Office” è stato lanciato dalla tv pubblica olandese e, avendo riscosso molto successo, è stato subito esportato in Australia, Svizzera, Germania, Stati Unit e Ucraina, sempre con buoni risultati. Da maggio, lo sbarco in Italia, su Sky Vivo. Dipendenti di grandi aziende, indipendentemente dal grado, metteranno a confronto le proprie abilità canore con quelle dei lavoratori di altre aziende e la squadra vincitrice parteciperà alla finalissima, dove una giuria composta da Amanda Lear, Sergio Sgrilli e Jessica Polsky, incoronerà l’azienda più canterina. A partecipare saranno soprattutto ragazzi, certo, ma anche alcuni manager hanno promesso di mostrare le proprie performance e competere, per la prima volta ad armi pari, con i propri impiegati. “Un modo divertente per smitizzare la sacralità dell’ufficio – descrive Stefano Orsucci, direttore di Sky Vivo – Abbiamo lanciato la sfida e subito molte importanti società l’hanno raccolta. Perché alla fine siamo tutti impiegati e tutti artisti”. Bisognerà vedere sul campo, poi, se davvero saranno tutti artisti. Hanno, comunque, già aderito alla trasmissione condotta da Marco Liorni, la Vodafone, l’Enel (che si scontreranno nel primo “match”), la Philips, l’Atm di Milano, l’Unicredit, la Microsoft, l’Hankel e l’Antoniano di Bologna. Aveva aderito in un primo momento anche l’Alitalia, salvo declinare in seguito all’intricarsi della questione relativa alla sua eventuale vendita. Il jingle “canta che ti passa”, in questo caso, non basterebbe a risollevare il morale ai suoi dipendenti, il cui futuro pare più che mai incerto. (Giuseppe Colucci per NL)

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