Prosegue la polemica sul pagamento del canone RAI dopo la dura campagna avviata dai quotidiani di centro-destra Il Giornale e Libero come forma di protesta contro programmi della concessionaria pubblica (generalmente strizzanti l’occhio alla sinistra) ritenuti faziosi (in primis la trasmissione Annozero).
Scrive il Cadcons: "In una riunione svoltasi nella sede dei Monopoli di Stato con RAI e Endemol avvenuta venerdì scorso il Codacons – che ha raccolto centinaia di deleghe di teleutenti che intendono chiedere i danni alla RAI per "Affari tuoi’ – ha presentato le proprie richieste per rendere più trasparente il gioco dei pacchi".
"Mentre si discute se la Rai deve essere un po’ piu’ di destra o un po’ piu’ di sinistra, come se la perfetta applicazione del manuale Cencelli corrispondesse al compito del servizio pubblico, l’occasione puo’ essere quella giusta per portare alla luce e chiarire perche’ la Rai non rispetta la legge che la obbliga a rendere pubblici i rapporti di consulenza esterna,
I primi, il 28 ottobre, saranno gli abitanti di Bolzano e delle valli laterali. Gli ultimi, l’11 novembre, gli utenti di Bressanone della val d’Isarco.
Ci scrive il sindacato autonoma Libersind a riguardo della polemica in corso sul pagamento del canone RAI.
Il Consiglio dei Ministri del 22 settembre ha approvato la finanziaria per il 2010 e contestualmente gli interventi di finanza pubblica per gli anni 2010-2013.
Cominciano a concretarsi i segnali di una inversione della crisi nella raccolta pubblicitaria radiofonica. La pubblicità sull’antico medium nei mesi di luglio e agosto ha infatti rallentato la caduta che l’aveva caratterizzata dall’inizio dell’anno.
Estratto da una circolare della struttura di competenze a più livelli Consultmedia (collegata a questo periodico)