Scrive il CONNA in un comunicato lanciato poco fa: “Nell’attuale turbinare di convegni sul digitale è bene il mondo dell’informazione sia messo in guardia dalla disinvoltura con cui alcuni considerano positivo – con tanto di comunicati trionfalistici – l’avvicendamento forsennato del “digitale terrestre”.
Continua il sindacato: “Essi, in previsione di realizzare grandissimi affari con la vendita delle frequenze analogiche che rimarrebbero libere giungono a truccare grossolanamente i dati affermando che nel nostro paese ci sarebbero un numero spropositato di ricevitori e decodificatori che nella realtà non esistono“.
Prosegue l’associazione per voce del direttivo: “Non dicono mai una parola su cosa pensano i cittadini della Sardegna letteralmente infuriati da un intempestivo avvicendamento tecnologico. Oggi, finalmente, anche il Codacons e il Movimento per la difesa del cittadino hanno preso posizione contro gli affaristi del digitale e insieme ad altri non lasciano più sola la nostra associazione inascoltata con il suo giornale Nuove Antenne (www.nuoveantenne.it) che nel suo ultimo numero distribuito a deputati e senatori è uscito con il titolo “Il digitale brutale”.
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