Ecco Dahsha, la Wikipedia del mondo arabo

La presenta su Global Voices Online il blogger tunisino Mohammed Marwan Meddah, spiegandone pregi e difetti.
 
“Questa enciclopedia non è che un portale e uno strumento di ricerca al servizio degli utenti di lingua araba, nel tentativo di migliorare la qualità della ricerca… che a sua volta valorizzerà la cultura araba e islamica”. Così Mohammed Marwan Meddah, blogger tunisino, presenta sul portale Global Voices online (la cui versione italiana è stata da poco presentata ufficialmente nel corso del Summit tenutosi a Budapest nei giorni 27 e 28 giugno), Dahsha, la nuova enciclopedia online dedicata interamente al mondo arabo e islamico. Si tratta, dice, “di una delle maggiori iniziative volte a valorizzare i contenuti in lingua araba su internet”. Come Wikipedia, si avvale della collaborazione di volontari che pubblicano in rete contenuti riguardanti una gran varietà d’argomenti, attraverso il sistema wiki. In più rispetto, all’enciclopedia online più famosa del mondo, ha la possibilità, ben più sviluppata, di caricamento di file audio e video, la pecca è, invece, fa notare Meddah, l’impossibilità di modificare e correggere i contenuti già esistenti, pubblicati da altri, che si potranno esclusivamente commentare. “L’enciclopedia dispone di una biblioteca che raccoglie qualcosa come 60.000 tra libri e collane – prosegue Mohammed Mawan Meddah – Propone inoltre diverse sezioni che contengono migliaia di studi e pubblicazioni, tutti opportunamente organizzati in base al settore di pertinenza, facilitando al massimo consultazione e utilizzo delle risorse, con notevole risparmio di tempo nella ricerca. Ciò in aggiunta a registrazioni audio e risorse culturali e formative che interessano diverse materie già disponibili sul sito”. Infine, il blogger sottolinea come nonostante la sua contrarietà all’utilizzo di media minori da parte di cittadini arabi, che lui incoraggia ad utilizzare sempre Wikipedia per il suo carattere globale, gli promuove questo progetto perché “si occupa di alcuni temi trascurati da Wikipedia”. (G.M. per NL)
 
 

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