“Legge e giustizia nella società del rischio”: questo è il titolo di un convegno internazionale che si svolgerà dal 9 al 12 luglio, a Milano (Università Statale e Bicocca) e a Como (Università dell’Insurbia), con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Vastissimo il programma del convegno (trilingue: inglese, francese e spagnolo) che comprende ben 70 sessioni speciali, tra cui i media. Gli altri riguardano la sicurezza, la guerra, il sacrificio dei diritti umani, la devastazione ecologica, la crisi nei sistemi giuridici e giudiziari, lo scontro fra culture e identità religiose, la crisi dei modelli di welfare, le nuove tecnologie mediche, la trasformazione della compagine familiare, le migrazioni di massa. L’argomento dei media nella società globale verrà trattato soprattutto sotto il profilo dell’impatto sociale e della regolamentazione giuridica delle tecnologie informatiche, in due panel specifici. Nel primo, dedicato a “Media, governance e Internet”, prenderanno la parola Lieve Gies (Univ. di Keele, GB), Cristiane de Souza Reis (Rio de Janeiro), Maria Magoska (Un. di Cracovia), specializzata nella comunicazione politica, e Wolf Heydebrand, noto studioso della New York University, che tratterà della “faccia amichevole del potere” analizzando i nuovi media interattivi come forme di governance e di gestione del rischio. Nel secondo panel, l’attenzione sarà concentrata soprattutto sulla “cyber-criminality”, con la partecipazione di due giovani studiosi italiani (Cecilia Blengino, Un. Torino e Salvatore Poier, Un. Milano), di Jan Winczorek, polacco, e di due giuristi svedesi, Håkan Hydén e Stefan Larsson (Un. di Lund), che hanno analizzato il problema del file sharing illegale. La manifestazione, indetta dal Comitato di sociologia del diritto dell’Associazione internazionale di sociologia, attualmente presieduto dalla sociologa francese Anne Boigeol, è stata organizzata da un Comitato presieduto dal prof. Vincenzo Ferrari, ordinario di sociologia del diritto e responsabile dei rapporti internazionali dell’Università di Milano, e dal Centro nazionale di prevenzione e difesa sociale, l’istituzione milanese fondata da Adolfo Beria di Argentine che opera come organo consultivo delle Nazioni Unite e celebra quest’anno il suo 60º anniversario.