Impazzano le false-storie-vere

Terribilmente dura, terribilmente falsa anche l’ultima vicenda autobiografica made in Usa


Strazianti, intime, sincere: tali appaiono decine, centinaia di false autobiografie che affollano il mercato editoriale americano. “Love and Conseguences” di Margaret B. Jones è solo l’ultimo dell’oramai lunga lista di libri-scandalo. Come tutte quelle che l’hanno preceduta, questa memoria giovanile è la storia dura e struggente di una ragazza per metà bianca e per metà indiana d’America, adottata da una madre afroamericana e cresciuta a Los Angeles, tra droga e baby-gang. Tutto terribilmente atroce, tutto totalmente inventato, a partire dal nome. Margaret B. Jones è lo pseudonimo di Margaret Seltzer, una trentatreenne mai stata adottata e non appartenente a nessuna delle tradizionali minoranze statunitensi, cresciuta in una famiglia benestante di un quartiere residenziale di Los Angeles, diplomandosi in una scuola privata episcopale a nord di Hollywood. La sua falsa-storia-vera è stata smascherata dalla sorella maggiore, Cyndi, che ha avvertito la casa editrice dopo aver letto un servizio fotografico a lei dedicato dal The New York Times. Nel giro di poco, la Riverhead Books, che ha affermato di aver ricevuto molte prove a sostegno della storia (lettere, foto e testimonianze dei presunti genitori adottivi), ha deciso di ritirare dal mercato tutte le copie del libro. La casa editrice di Penguin Group ha anche cancellato il tour che avrebbe dovuto fare l’autrice e ha promesso che rimborserà chi ha comprato il libro. Sembrerebbe che Margaret Seltzer, rea confessa al telefono col New York Times, si sia ispirata alle vite di giovani emarginati conosciuti durante un’esperienza di volontariato in un centro di recupero per tossici e baby criminali. Sempre il Times ha smascherato qualche tempo fa lo scrittore maledetto della letteratura giovanile J. T. LeRoy, autore di “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa”. L’autobiografia di LeRoy, spinto prostituirsi a dodici anni dalla madre e poi finito per drogarsi, portata sullo schermo da Asia Argento, era in realtà del tutto inventata e l’autore è una donna. Anche questo celebratissimo al cinema, “Sopravvivere con i Lupi”, scritto dalla finta ebrea Misha Defonseca che, dopo aver venduto milioni di copie, ha finito con l’ammettere di essersi inventata tutto. Ha fatto molto parlare di sé anche lo statunitense James Frey, autore di “In un milione di piccoli pezzi”, memoriale di una vita di droga e di alcol, in cima alle vendite negli Stati Uniti nel 2005. Rigorosamente falso. (Mara Clemente per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Send Mail 2a1 - Impazzano le false-storie-vere

Non perdere le novità: iscriviti ai canali social di NL su Facebook, TelegramWhatsApp. News in tempo reale.

Ricevi gratis la newsletter di NL!