Positiva la trimestrale rilasciata ieri sera a mercato chiuso dal gruppo statunitense: nel periodo aprile-giugno, il big americano attivo nella visione di film e serie tv in streaming on demand ha visto i profitti più che raddoppiare rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente.
Auditel e Nielsen stavolta hanno combinato un vero pasticcio con i dati del mese scorso, dimenticando di inserire nella tabella riassuntiva mensile le audience dei canali Sky Mondiali e Sky Wimbledon.
Una battaglia che la struttura alla quale è collegato questo periodico sta conducendo da anni e che, attraverso la recentissima sentenza 12/07/2014 resa dal Tribunale di Roma, ha restituito un primo risultato che all’evidenza rappresenta un importante punto di riequilibrio tra il potere della Pubblica Amministrazione (o meglio, tra il principio di legalità al quale dovrebbe uniformarsi) ed i diritti degli “amministrati”.
Oggigiorno al capo non viene più solo richiesto di comandare e controllare, ma di mettere in discussione la propria idea verticale di potere a favore di una tipologia di leadership più orizzontale, shared, distributed, open, adottando una visione che contempli il senso di comunità e fraternità.
Gli internauti italiani che useranno il motore di ricerca di Google in Italia o i servizi offerti dal colosso americano saranno più tutelati in tema di riservatezza.
Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha dato il 17/07 il via libera, in deroga al divieto imposto dal “decreto Melandri”, alla concessione in licenza dei diritti televisivi per il Campionato di serie A.
Rupert Murdoch sarebbe pronto a chiudere entro un paio di settimane il riassetto per dar vita alla super Sky europea – un polo televisivo con oltre 20 milioni di abbonati – rafforzando anche la potenza di fuoco di Fox per tornare alla carica su Time Warner.
"La nostra associazione ha potuto verificare direttamente il grado di “maturazione” di titolari e operatori di televisioni e radio di fronte al processo catastrofico in atto da anni contro l’emittenza locale, inviando l’invito a difendere le loro imprese piccole o grandi che siano, partecipando a Roma ad una manifestazione davanti agli uffici dell’Agcom e del ministero".
Piscopo (Rai Pubblicità): "Gold 5? Nessun contatto. Per noi tempo di nuovi progetti per l’area web, forti del ritorno sulle properties Rai dei video su youtube".
Twenty-First Century Fox, il gigante dei media guidato da Rupert Murdoch, ha presentato nelle scorse settimane un’offerta da 80 miliardi di dollari per rilevare Time Warner, ma secondo indiscrezioni riportate dal New York Times la proposta e’ stata respinta.
Interesse per il logical channel number 33 del digitale terrestre, che attualmente ospita il programma ABC, edito dal Fallimento Interattiva, che controlla il consorzio Alphabet (oggetto di attenzione dalla trasmissione Report per controverse convenzioni con alcuni ministeri).
"La pesante crisi, tuttora in essere, del mercato pubblicitario ha penalizzato soprattutto Mediaset, che ha nella pubblicita’ la risorsa largamente maggioritaria".
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