Approvato con decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della PCM del 03/07/2025, l’elenco dei soggetti operanti nel settore dell’editoria radio televisiva cui è riconosciuto il contributo previsto dall’articolo 6 del D.P.C.M. 10/08/2023 (cd. “investimenti in tecnologie innovative 2023″), nell’ambito del Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”.
Sintesi
È stato pubblicato il decreto del 03/07/2025 del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della PCM con l’elenco delle emittenti radiofoniche e televisive beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dall’art. 6 del D.P.C.M. 10/08/2023, nell’ambito del Fondo straordinario per l’editoria, finalizzato a sostenere gli investimenti in tecnologie innovative effettuati nel 2023.
Il provvedimento rientra in uno stanziamento complessivo di 55 milioni di euro per l’anno 2023, di cui 45 destinati specificamente al comparto radiotelevisivo, suddivisi tra FSMA nazionali con LCN (20 milioni), FSMA locali (15 milioni) e operatori radiofonici digitali titolari di autorizzazioni o consorzi DAB (10 milioni).
I contributi, concessi sotto forma di rimborso nella misura del 70% delle spese sostenute, saranno erogati al netto della ritenuta IRES, mediante bonifico sui conti indicati in fase di domanda, presentata tra ottobre e novembre 2024.
Restano centrali i requisiti tecnico-giuridici e amministrativi per l’accesso, differenziati tra editoria cartacea e operatori radiotelevisivi, inclusi l’adempimento degli obblighi contributivi, la regolare operatività e la classificazione ATECO coerente con l’attività editoriale.
Contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative 2023 emittenti radio televisive
È stato emanato in data 03/07/2025 il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della PCM, che approva l’elenco delle imprese del settore radio televisivo cui sono riconosciuti i contributi previsti dall’articolo 6 del D.P.C.M. 10/08/2023 e disciplinati dall’articolo 3 del decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 04/07/2024.
Erogazione contributi investimenti in tecnologie innovative 2023
I contributi saranno erogati, al netto della ritenuta IRES, mediante accredito sui conti correnti dei beneficiari indicati nelle domande di accesso all’agevolazione.
Elenco beneficiari
Qui per consultare l’elenco dei beneficiari.
La normativa
Ricordiamo che l’articolo 1, comma 375, della legge n. 234/2021, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria” con dotazione pari a 90 milioni di euro per l’anno 2022 e di 140 milioni di euro per l’anno 2023.
D.P.C.M. 10/08/2023
Nel merito, con il D.P.C.M. 10/08/2023, emanato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali il Ministro delle imprese e del Made in Italy ed il Ministro dell’economia e delle finanze, erano state ripartite le risorse del Fondo Straordinario per l’Editoria, pari a 140 milioni per il 2023.
Stanziamento
In particolare, al fine di sostenere la domanda di informazione, gli articoli 5 e 6 del suddetto D.P.C.M. avevano previsto un contributo a fondo perduto per l’anno 2023 di complessivi 55 milioni di euro (di cui: 10 milioni per l’art. 5 e 45 milioni per l’art. 6 del D.P.C.M. 10/08/2023), che costituiva tetto di spesa, volto ad incentivare gli investimenti orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa (ex art. 5) e nel settore dell’editoria radiofonica e televisiva (ex art. 6).
Destinatari
Il contributo era destinato alle imprese che abbiano effettuato investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento e l’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzati al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza.
Finalità e soggetti
In particolare l’articolo 6, comma 2, del citato D.P.C.M. 10/08/2023 disponeva che le risorse previste per il settore dell’editoria radiofonica e televisiva fossero attribuite per le finalità ed i soggetti di seguito indicati:
a) una quota, pari ad euro 20 milioni, era destinata agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali titolari di Logical Channel Numbers (LCN), attribuiti secondo quanto previsto dalla delibera Agcom 116/21/CONS, con esclusione dei soggetti a partecipazione pubblica e dei soggetti titolari di LCN destinati esclusivamente alla diffusione di programmi di televendite;
b) una quota, pari ad euro 15 milioni, era destinata agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti in ambito locale che, all’esito delle procedure adottate in attuazione dell’art. 1 comma 1034 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, abbiano avuto accesso alla capacità trasmissiva nelle Aree tecniche di cui alla Delibera Agcom 19/39/CONS;
c) una quota, pari ad euro 10 milioni, era destinata agli investimenti dei titolari di concessioni radiofoniche, dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB, previsti dalla Delibera Agcom 664/09/CONS.
Chi poteva accedere al beneficio per tecnologie innovative 2023
Potevano beneficiare del contributo le imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa, nonché gli operatori del settore dell’editoria radiofonica e televisiva.
Imprese editrici di giornali e periodici ed agenzie di stampa
Per le imprese editrici di giornali e periodici e agenzie di stampa costituivano requisiti per l’accesso al contributo:
a) la sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo;
b) la residenza fiscale in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui fosse riconducibile l’attività commerciale cui erano correlati i benefici;
c) l’indicazione, nel Registro delle imprese, quale codice di attività primario e/o prevalente, del codice di classificazione ATECO, con le seguenti specificazioni:
– per le imprese editoriali di quotidiani: 58.13 (edizione di quotidiani);
– per le imprese editoriali di periodici: 58.14 (edizione di riviste e periodici);
– per le agenzie di stampa: 63.91 (attività delle agenzie di stampa);
d) l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni;
e) il regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali;
f) non sottoposti a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.
Operatori radiotelevisivi
Per gli operatori del settore dell’editoria radiofonica e televisiva, costituivano requisiti per l’accesso al contributo:
a) la sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo;
b) la residenza fiscale in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui fosse riconducibile l’attività commerciale cui erano correlati i benefici;
c) il possesso di titoli autorizzatori in corso di validità, ai sensi delle delibere Agcom 353/11/CONS e 664/09/CONS per i rispettivi ambiti di competenza, nel periodo cui si riferivano le misure di sostegno;
d) per i soggetti di cui alle lettere a) e b) del comma 3, dell’articolo 3, del decreto 04/07/2024, la corretta e continuativa diffusione dei marchi associati alle numerazioni LCN di cui si era titolari;
e) per i soggetti di cui alla lettera c) del comma 3, dell’articolo 3, del decreto 04/07/2024, la corretta e continuativa diffusione dei programmi e dei contenuti radiofonici riconducibili alla concessione e/o all’autorizzazione di cui si era titolari;
f) per gli investimenti sostenuti dai consorzi di imprese editoriali di cui alla medesima lettera c) del comma 3 dell’articolo 3, del decreto 04/07/2024, attraverso società mandatarie in esclusiva, l’espressa previsione nello statuto della società mandataria che aveva sostenuto le spese;
g) il regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali;
h) l’indicazione, nel Registro delle imprese, del codice di classificazione ATECO con le seguenti specificazioni:
– per le emittenti radiofoniche: 60.10 (trasmissioni radiofoniche);
– per le emittenti televisive: 60.20 (attività di programmazione e trasmissioni televisive);
i) non sottoposti a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.
Come e quando presentare la domanda
Le imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa che intendevano accedere al contributo per l’anno 2023 potevano presentare la domanda dalle ore 10.00 del 28/10/2024 alle ore 17.00 del 19/11/2024. Per tutte le categorie era previsto l’invio di una sola domanda per impresa richiedente.
Determinazione del contributo
Il contributo è stato concesso sotto forma di rimborso, in misura pari al 70% delle spese sostenute e documentate per la realizzazione degli investimenti intervenuti nell’anno 2023 e dichiarati in domanda, entro i limiti dei rispettivi stanziamenti, con la precisazione che qualora il totale dei contributi richiesti per ciascuna delle finalità previste fosse stato superiore alle risorse rispettivamente disponibili, si sarebbe proceduto al riparto proporzionale tra i soggetti aventi diritto, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, del D.P.C.M. 10/07/2023. (G.M. per NL)