RAI, organismi giornalisti: polemica sulle assunzioni

L’intesa di fondo per le nuove assunzioni a termine della televisione pubblica, decise per coprire i nuovi spazi professionali aperti dall’avvio delle morning news regionali, c’è: la scelta del concorso pubblico piace ad Azienda e Usigrai


Agenda Comunicazione.it

Rimane la riserva delle organizzazioni sindacali e dell’Ordine dei giornalisti per i criteri individuati, e la Rai polemizza: «Sorprende che si voglia vanificare un’operazione di trasparenza che ha l’obiettivo di realizzare uno screening tra i migliori giovani professionisti». Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto della Fnsi: «Limitare le selezioni ai nati dopo il 1978 significa tagliare fuori molti validi giornalisti».

Polemica d’agosto in casa Rai (e tra giornalisti): le nuove assunzioni nelle redazioni regionali – a tempo determinato – decise per coprire i nuovi “spazi professionali” aperti “dall’avvio delle morning news e alla vigilia delle profonde trasformazioni indotte dalla digitalizzazione dei sistemi di produzione” fanno discutere. All’Usigrai e alla Fnsi piace il metodo individuato per scegliere i nuovi assunti: concorso pubblico. «Porta la Rai fuori da una logica che con poche eccezioni – spiega Giovanni Rossi, segretario generale aggiunto della Fnsi, che sostiene le posizioni dell’Usigrai – portava le assunzioni a essere decise da criteri poco trasparenti».
Quello che non piace ai sindacati – e soprattutto all’Ordine, che attacca l’Usigrai per aver firmato l’accordo con la Rai – sono i criteri individuati per le selezioni, che sarebbero «troppo restrittivi». «Limitare ai nati dopo il 1978 l’accesso al concorso ad esempio – dichiara Giovanni Rossi – esclude molti validi professionisti senza lavoro».
«Il sindacato dei giornalisti – recita il comunicato ufficiale Usigrai – ritiene che l’accesso alle selezioni dovrà essere aperto a tutti io giornalisti professionisti, con eventuali griglie differenziate. L’Usigrai ha raggiunto un primo significativo risultato, quello della selezione pubblica, che ha valore primario, ma conferma le riserva sulla griglia dei requisiti e per il futuro esige modifiche».
Ancora più duro il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, che ha criticato anche le decisioni del sindacato definendo «immorale – prima ancora che illogica – la decisione (avallata dall’Usigrai) di pretendere che le nuove assunzioni, per i telegiornali del mattino della Rai, avvengano nel ristretto bacino dei giovani sotto i trent’anni, con laurea e punteggio di 110».
«E tutti gli altri – continua Del Boca – in cerca di lavoro? Ai precari (quelli storici e quelli di recente conio)… agli abusivi (di lungo corso e di breve esperienza)…ai disoccupati a caccia di una sostituzione, quale che sia…e ai freelances, disposti a lavorare per un rimborso spese…un solidale messaggio: “arrangiatevi!” Se hanno ancora schiena e spalle robuste, possono vedere se è rimasta una pila di casse da scaricare, ai mercati generali. Assunzioni, in giro, ce ne sono poche e se l’unica azienda che offre qualche stipendio si rivolge ai super-giovani super-selezionati, significa che tutto l’universo dei giornalisti, ai margini della professione, ha di fronte l’alternativa di cambiare mestiere o suicidarsi direttamente. I colleghi più deboli ai quali il sindacato dovrebbe riservare maggiori attenzioni, sono anche ignorati».
«Nel corso degli ultimi 15 anni – ha risposto con un comunicato la Televisione Pubblica – la Rai ha assunto la quasi totalità dei propri giornalisti nell’ambito delle liste di disoccupazione della Fnsi. Il contributo che la Rai ha dato – e continua a dare – per il riassorbimento della disoccupazione prodotta da altri è quindi enorme.
Ma la categoria giornalistica non è fatta solo di disoccupati.
Sorprende che si voglia vanificare un’operazione di trasparenza che ha l’obiettivo di realizzare uno screening tra i migliori giovani professionisti che potrebbero diventare i protagonisti della nuova Rai.
Quello che la Rai è determinata ad avviare è quindi un’operazione basata esclusivamente su trasparenza e merito, analogamente a quanto avvenuto con i giovani laureati recentemente inseriti, al termine di una selezione, nelle aree dei programmi, in quelle tecniche e in quelle gestionali dell’Azienda».

IL VERBALE DELL’INCONTRO TRA RAI E USIGRAI
E I CRITERI DI SELEZIONE

Il giorno 29 luglio 2008 si sono incontrate la RAI e l’Usigrai, in merito alla richiesta del Sindacato di adottare procedure trasparenti per il reperimento del personale giornalistico da utilizzare con contratti a tempo determinato, in particolare per le esigenze delle redazioni regionali connesse all’avvio del nuovo progetto editoriale “Buongiorno Regione”.

L’Azienda, nel condividere l’obiettivo, comunica al Sindacato che tale reperimento, che non riguarderà la redazione regionale del Lazio, dove non si ravvisano le suddette esigenze, avverrà con le modalità di seguito indicate:

Requisiti soggettivi

a) Data di nascita non anteriore al 1/01/1978.

b) Titolo di studio: diploma di laurea (DL) “vecchio ordinamento”; oppure laurea specialistica (LS), o laurea magistrale (LM) “nuovo ordinamento”; oppure diploma rilasciato dalle Scuole di Giornalismo riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti purché acquisito dopo il conseguimento della laurea breve o triennale (L). Votazione di laurea richiesta non inferiore a 110/110.

c) Iscrizione all’Albo dei Giornalisti, Elenco dei Professionisti.

d) Residenza nell’ambito della regione ove ha sede la redazione di interesse.

e) Buona conoscenza della lingua inglese e, per quanto riguarda la redazione di Aosta, fluente conoscenza della lingua francese.

f) Buona capacità di utilizzo dei più diffusi strumenti di informatica (software applicativi in ambiente Windows).

Prove

• Prova scritta:

– test a risposta multipla (multiple choice) finalizzato alla verifica del livello di cultura generale e di conoscenza del mondo dei media. Il superamento di tale prova e’ condizione per l’ammissione alle successive fasi del percorso selettivo.

• Prove orali e pratiche articolate su:

– colloquio di cultura generale e sulle specifiche competenze professionali; svolgimento di attività di radio-telecronaca/conduzione;
– redazione di un testo e stand up;
redazione di un vivo/improvvisazione su un tema;
– valutazione conoscenza lingua inglese (ed anche di quella francese per la redazione di Aosta);
– navigazione web e utilizzo software applicativi in ambiente Windows.

La partecipazione alla prove sarà subordinata alla contestuale esibizione della documentazione comprovante il possesso dei requisiti di cui ai punti a), b), e) e d) dell’elenco sopra riportato.
Le domande di partecipazione con allegato Curriculum vitae – dal quale sia anche possibile evincere con chiarezza il possesso dei requisiti previsti ai punti a), b), e) e d) dell’elenco di cui sopra -dovranno essere inviate mediante e-mail all’indirizzo [email protected]

Le convocazioni alle prove selettive, che si terranno a Roma, verranno effettuate tramite posta elettronica, al medesimo recapito utilizzato dai giornalisti per l’invio della domanda di partecipazione.

L’Usigrai, nel prendere atto con soddisfazione dell’accoglimento delle proprie istanze in ordine alla trasparenza del reclutamento, ma ritenendo la griglia dei requisiti eccessivamente rigida, chiede all’Azienda che in un futuro bando pubblico, che resta obiettivo del sindacato, vengano adottate procedure selettive che consentano la partecipazione a tutti i giornalisti professionisti.

L’Azienda prende atto di quanto rilevato dal Sindacato, facendo presente che le suddette modalità di reperimento si sono rese necessarie a causa delle ristrette contingenze temporali dell’attuale fase di “Buongiorno Regione”, precisando a tal proposito che le domande per le redazioni regionali di Sardegna, Lombardia, Campania, Piemonte e Veneto dovranno pervenire agli Uffici della RAI, al predetto indirizzo e-mail, entro il 10/09/2008, mentre per le restanti redazioni esse potranno essere presentate fino al 30/09/2008.

Em. B.
@email

07-08-2008

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