Radio. Audio in-car 2025. Share of Ear: radio resta 1^ al volante, ma cruscotto si sposta verso OTT e broadcasting diviene complementare

Share of Ear® 2025, Audio in-car 2025: la radio resta prima in auto negli USA. Il 47% del tempo d’ascolto attraverso Apple CarPlay/Android Auto (sistemi presenti su oltre 1/3 dei veicoli principali degli americani e usati dall’83% di chi li ha) riguarda flussi lineari radiofonici, mentre i podcast crescono (più) lentamente (della radio). Il cruscotto, […]
Radio. Addio definitivo a ricevitori radio stand-alone nelle case: universo dispositivi smart si è ormai surrogato nelle abitudini dell’utenza

La radio stand-alone casalinga cede terreno a smartphone, smart speaker, smart tv, pc, tablet. Un trend irreversibile che ridisegna l’esperienza d’ascolto, più digitale e voice-first che mai.Per gli editori la sfida è curare metadati, routine vocali e presidiare ogni device connesso e tutte le piattaforme di aggregazione e distribuzione.Il futuro della radio è funzione e […]
Radio. WorldDAB aggiorna In-Car User Experience Guideliles: priorità usabilità e prominence stazioni via etere agendo su elenchi nominativi

La radio resta il medium più ascoltato in auto, ma la concorrenza delle piattaforme di streaming on demand e dei podcast impone standard più chiari. Per raggiungere l’obiettivo, WorldDAB ha pubblicato nuove linee guida (In-Car User Experience Guidelines, ovviamente non vincolanti, quindi con risultati concreti tutti da verificare) per l’automotive, con raccomandazioni su usabilità, ordinamento delle […]
Apple varca confini proprio ecosistema. Approdo su TuneIn delle sue radio è mossa contro Spotify o cambio paradigma nella direzione FAST?

Per la prima volta Apple Music rende disponibili le proprie stazioni radio al di fuori del suo ecosistema, considerato tra i più elitari esistenti e lo fa attraverso una partnership con TuneIn, il più importante aggregatore di flussi streaming radiofonici. Cioè quanto di più popolare esistente (nel senso di contrario all’ambiente esclusivo della big tech […]
Radio. Svizzera: 8 mesi dopo lo switch-off SSR della FM. Differenze strutturali con Italia e lezioni (non trasferibili) dal modello elvetico

La SSR (la radio pubblica elvetica) 8 mesi fa ha spento la diffusione FM su tutte le sue reti (declinate sui coacervi linguistici cantonali RSI, SRF, RTS, RTR), portando gli ascoltatori su DAB+ e IP. Gli ascolti restano stabili, ma il confronto con l’Italia, che molti effettuano, non è lineare: ascolto indoor, audience ridotta e […]
Radio. Prominence: Italia pioniera ma ritardi procedura favoriscono sorpasso. Vero nodo non è tutela broadcast, ma accesso one click al mezzo

Le case automobilistiche stanno scoprendo di poter monetizzare il controllo del cruscotto, così il rischio è che l’auto diventi un casello autostradale, dove l’utente e/o l’editore devono pagare un pedaggio per garantire la visibilità della radio. Un modello simile a quello degli app store digitali, con il dashboard trasformato in un mercato regolato dal costruttore. […]
Radio Tv. Sotto questo segno vincerai: la rincorsa a marchi evocativi e suggestivi si accentua con la perdita di rilevanza dell’over the air

Per decenni, il vantaggio competitivo di una stazione radiofonica o televisiva è stato legato ad elementi tangibili: prima la frequenza di trasmissione e la sua potenza, poi la numerazione automatica (LCN) nelle tv digitali, o più in generale la posizione occupata nell’ecosistema lineare (Rai Uno, Due, Tre, Rete 4, Canale 5, La 7, Nove, Canale […]
Radio. L’ascolto cambia: diffusione di device eterogenei riscrive durata singole sessioni praticamente in ogni ambiente. Con qualche sorpresa

Il fatto che la radio non si ascolti più solo dall’autoradio o dal ricevitore domestico, ma attraverso una galassia di device eterogenei, ha cambiato la durata dell’ascolto. Dagli smart speaker agli smartphone, dai cruscotti connessi alle smart TV, l’esperienza d’ascolto si è polarizzata tra fedeltà prolungata e consumo (molto) frammentato. Ecco il quadro di quanto […]
Autoradio. Il paradosso delle memorie: con 50 emittenti FM ricevibili, se ne preselezionavano 12. Con 230 DAB, quattro. O magari nessuna

Dal pieno utilizzo delle dodici memorie FM alla rinuncia delle preselezioni in DAB+: l’eccesso di scelta spinge l’utente a ridurre drasticamente le proprie preferenze, con conseguenze dirette sulla fidelizzazione del singolo programma. Nell’era analogica l’ascoltatore riempiva tutte le memorie dell’autoradio, selezionando con cura una dozzina di stazioni su un massimo di cinquanta ricevibili in modulazione […]
YouTube è la televisione dei giovani bellezza e non ci puoi far niente. Niente

Dal prime time al my time. L’ultimo report (7-2025) di Ofcom (il regolatore delle comunicazioni UK) rivoluziona la mappa mediatica d’Oltremanica, confermando un trend in corso un po’ dappertutto in Europa: YouTube sorpassa il colosso lineare privato ITV (Independent Television) e si conferma la seconda fonte video più fruita dai britannici, dietro solo alla BBC.