Abbiamo dovuto attendere fino alle due di notte prima che Piersilvio Berlusconi e i suoi manager terminassero la conferenza stampa di presentazione dei palinsesti autunnali Mediaset. In un clima amichevole e sereno Alessandro Salem, direttore generale del gruppo, ha rivelato che l’azienda è interessata a Piero Chiambretti, Giuliano Ferrara e Daria Bignardi e, al momento, si parla di un primo contatto importante con Chiambretti. Il direttore generale ha inoltre ammesso che “con Paolo Bonolis si cercano intese su progetti insieme. Per ora lui non c’è nel palinsesto autunnale, e se farà Sanremo con la Rai, non ci sarà neppure nel palinsesto primaverile. Si prenderà un anno di pausa”. Dal rampollo di Berlusconi invece arriva diretto un attacco alla borsa. Piersilvio ha dichiarato che “non si capisce più nulla. Il nostro titolo è molto penalizzato, anche se è quello, tra i broadcaster internazionali, che ha i risultati migliori. Non c’è nessuna razionalità”. Il gruppo ha chiuso il primo semestre dell’anno con una crescita che di poco non ha raggiunto quota +3% e l’attenzione si è rivolta maggiormente al pubblico giovane. Berlusconi jr ha proseguito affermando che “ci si allontana dal concetto di target individuali, ma ogni rete deve fare risultati su segmenti specifici: 15-54 per Canale 5, 4-34 per Italia 1, il pubblico maschile e gli ultra 55enni per Rete 4”. Gli investimenti destinati alla fiction si aggireranno attorno a 280 milioni di euro, stessa cifra dell’anno passato con la differenza che il Biscione cercherà di abbassare i costi orari producendo più soap allo stesso prezzo. Mediaset inoltre si è dichiarata non interessata al Festival di Sanremo. La spiegazione non è mai stata più semplice: “E’ un prodotto che perde audience di anno in anno; ha un pubblico vecchio, c’è stata pure un’analisi costi-ricavi, e non ha senso neppure da un punto di vista commerciale. Diciamo che non è coerente né con la nostra linea editoriale, né con le linee di costi”. Su Festivalbar, che nel 2008 non verrà realizzato perché, secondo quanto confessato da Luca Tiraboschi, direttore di Italia 1, il tour non aveva più molto senso per il pubblico giovane, si è detto che, nel 2009, potrebbe diventare un prodotto “anti Festival di Sanremo” con un concorso in settembre. L’azienda di Cologno non ha intenzione, per la stagione televisiva in arrivo, di spendere soldi per i diritti degli highlights in chiaro del campionato di calcio. Potrebbe però dare spazio su Rete 4 alle partite del Milan in Uefa, ma per ora sono solo ipotesi dato che non è ancora stata trovata un’intesa con il club. In ultimo, l’offerta pay tv sul digitale terrestre, che consiste già nel 15% sui ricavi del gruppo, ha per ora all’attivo 2,6 milioni di tessere pre-pagate. Ad oggi i prezzi sono 14 euro al mese per il calcio e 20 euro mensili per Gallery più calcio. Questo pacchetto però, ha concluso Piersilvio Berlusconi, “rimarrà comunque un’esclusiva del digitale terrestre. Le trattative con Sky per il satellite non riguardano più i canali Steel, Joi e Mya, ma solo il calcio”. Berlusconi ha inoltre sottolineato che questo non avrà alcun tipo di impatto sul proprio business plan. (Silvia Bianchi per NL)