Dal 15 ottobre prossimo Canale 39 Viareggio chiuderà le proprie trasmissioni. L’annuncio lo ha dato Paolo Tambini, cofondatore (nel 2007) della storica emittente, precisando che il marchio è stato acquistato da imprenditori lucchesi che trasferiranno la rete a Lucca.
L’unico parametro di riferimento attuale per calcolare l’impatto della migrazione tecnologica sull’audience nel lungo periodo è quanto accaduto in Sardegna, dove la tv è integralmente digitale da un anno.
The Nielsen Company ha annunciato di essere stata nominata da UKOM, l’ente U.K. di Online Measurement, come suo partner ufficiale per creare il primo standard di misurazione locale per la pianificazione di campagne pubblicitarie su internet.
In Svizzera la pubblicità per birra e vino alla televisione sarà possibile in futuro anche sui canali della SSR SRG. Dopo il Consiglio Federale, anche il Nazionale si è espresso a favore della pubblicità di alcolici in TV.
Dal 1°ottobre diventano operative le nuove deleghe conferite al Corecom FVG dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. “Si tratta di ampie e rilevanti funzioni in materia di pluralismo, vigilanza e tutela dell’utenza” ha sottolineato Paolo Francia Presidente del Corecom FVG.
Sembrava dover essere la prima vittima dell’aria di repulisti che tira in casa Rai. La prima vittima immolata all’altare della libertà di fare informazione libera. In realtà, non sarebbe stata la prima, e chi ha una memoria storica lunga sei-sette anni lo sa bene. Ma questa è un’altra storia.
Morire in redazione, come nei film. È successo per davvero, in Messico, a Nuevo Casas Grandes. Lo scorso 25 settembre è stato assassinato un giornalista. Il suo nome è Norberto Miranda Madrid, alias “El Gallito”, aveva 44 anni e lavorava per l’emittente radiofonica Radio Vision.
La questione che nel corso degli anni non a resistito al vaglio dei giudici della Corte di Cassazione, ha come oggetto la regola-ponte sancita dall’art 36 del Cnlg, ovvero il riconoscimento ex tunc della pratica da giornalista professionista per il pubblicista che abbia regolato il rapporto di lavoro con trattamento contrattuale riservato ai professionisti.
Questo periodico per primo (due anni fa!) aveva lanciato l’allarme sui numeri LCN (logical channel number), la funzione che permette agli operatori di rete di indottrinare i decoder (predisposti) assegnando ai programmi dei propri bouquet una numerazione prestabilita a monte (salva la possibilità di modifica dell’utente, con operazioni, però, generalmente complesse e vanificate ad ogni refresh).