Facilitare l’adeguamento delle reti di comunicazione elettronica pubbliche e private all’evoluzione tecnologica e alla fornitura dei servizi avanzati di informazione e comunicazione del Paese. Questo con una dotazione di 800 milioni a valere sul Fas.
E’ una delle ipotesi su cui si sta lavorando per la messa a punto della manovra finanziaria.
Si tratta di una delega al Governo: l’esecutivo sara’ infatti delegato ad emanare, nel rispetto delle competenze delle regioni e in coerenza con la normativa comunitaria in materia, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della manovra, uno o piu’ decreti legislativi per definire un quadro normativo finalizzato alla celere realizzazione delle infrastrutture di comunicazione elettronica a banda larga e questo anche ricorrendo all’apporto dei privati. Si punta anche a interventi che, nelle aree sottoutilizzate, incentivino la razionalizzazione dell’uso delle spettro radio per favorire l’accesso radio a larghissima banda e la completa digitalizzazione delle reti di diffusione anche prevedendo il sostegno ad interventi di ristrutturazione dei sistemi di trasmissione e collegamento utilizzati dalla amministrazioni civili e militari dello Stato, e favorendo la liberazione delle bande di frequenza utili ai sistemi avanzati di comunicazione.
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