Editoria. Crisi settore in Gran Bretagna: 2300 tagli nell’ultima settimana

Il ribasso delle vendite per colpa dei contenuti ”on line”, la diminuzione della raccolta pubblicitaria e i giornali della ”free-press” mettono in discussione lo stesso modello economico dell’editoria tradizionale


(Franco Abruzzo.it) Londra, 17 novembre 2008. Si aggrava la crisi della carta stampata in Gran Bretagna, con l’annuncio di 2.300 esuberi nell’intero settore solo nell’ultima settimana. Il ribasso delle vendite per colpa dei contenuti ”on line”, la diminuzione della raccolta pubblicitaria e i giornali della ”free-press” mettono in discussione lo stesso modello economico dell’editoria tradizionale, alle prese con difficolta’ senza precedenti. Secondo la Press Gazette, periodico inglese dedicato al giornalismo, da luglio nei quotidiani si sono persi circa 140 posti di lavoro ogni mese, in particolare quelli delle redazioni regionali. Tutti i quotidiani nazionali hanno annunciato dei tagli di organico quest’anno e non va meglio a radio e televisione, dove i piani di rilancio prevedono la rinuncia a migliaia di lavoratori, soprattutto alla BBC (3.000), alla ITV (1.000) e a Channel 4 (150). L’editore scozzese Johnston Press, che pubblica 18 quotidiani regionali e circa 300 magazine locali, ha confermato un taglio del 12,4% dei posti di lavoro e il Trinity Mirror, primo gruppo editoriale del paese con 5 giornali nazionali e 150 regionali ha denunciato una perdita del 46% dei piccoli annunci immobiliari, che ha causato una diminuzione del 13 per cento del fatturato globale del gruppo. Il gruppo del Daily Mail (DMGT) renderà noto giovedì un piano di tagli per 38 milioni di euro e la cancellazione di 300 dipendenti, soprattutto a Londra (Evening Standard et Metro). Mentre si fanno sempre più diffuse le voci sulla possibile vendita del quotidiano The Independent, da molto tempo in crisi, un solo quotidiano nazionale, il Financial Times ha registrato un aumento, sia pure lieve, delle copie vendute (+0,5%, 451.000 copie). Il Sun, che ha la tiratura piu’ alta (3,1 milioni) ha scelto la strada della riduzione del prezzo di vendita, limitando la perdita di copie al 2,1%. I quotidiani delle ”free press” (sono quattro solo a Londra e si fanno una concorrenza accanita) resistono e la loro diffusione e’ sempre stabile. Il City Am, quotidiano economico gratuito del mattino, e’ sul punto di lanciare delle edizioni regionali a Edinburgo e Manchester. (ASCA-AFP)

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