Elezioni USA. Gli hacker sfruttano la popolarità di Obama

Anche il nome del neo presidente Usa nel mirino degli hacker per garantirsi più “vittime”


Un gruppo di hacker, cercando di sfruttare l’interesse del mondo verso il nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha costruito la propria personale corsia di accesso ai primi posti nelle pagine di Google. Nel pomeriggio di ieri, inserendo la parola chiave Obama nella barra di ricerca di Google, si poteva notare un link sponsorizzato recante la scritta “Download Now” in cima alla lista dei risultati. Chiunque avesse cliccato sul link sarebbe stato rimandato ad una pagina web “infetta”. Gli esperti in materia di sicurezza hanno confermato che visitando questa pagina, la sicurezza del pc degli utenti avrebbe potuto essere compromessa. Graham Cluley, senior technology consultant e specialista anti-virus e anti-spam di Sophos (considerato uno dei principali esperti di virus e spam al mondo), ha dichiarato: “Il sito internet era infetto a causa di un i-frame dannoso – e ha proseguito spiegando che – “Questo codice avrebbe successivamente scaricato dei malware”, ovvero dei programmi creati con l’unico scopo di causare danni al computer sui cui viene installato o eseguito. Diversamente dai primi creatori di virus, motivati principalmente dal desiderio di notorietà, gli hacker moderni lavorano per il profitto: una volta ottenuto l’accesso ai terminali di terzi si mettono alla ricerca di dati potenzialmente “fruttuosi”, ovvero quelli sensibili (password di conti correnti o di servizi bancari, numeri di carte di credito ecc.). Gli hacker possono anche utilizzare la rete di pc da loro controllati per sferrare attacchi alle reti aziendali. Va sottolineato che spesso questi esperti informatici ingannano gli utenti infettando il loro pc proprio facendo leva sulla curiosità insita nella loro stessa natura. Tra le tecniche usate più comunemente ci sono titoli o intestazioni di pagine riportanti notizie di attacchi terroristici, gossip o scandali che coinvolgono vip e, ultimamente, le agenzie di sicurezza hanno notato un aumento dei casi in cui, come esca, viene utilizzato il nome Obama. Graham Cluley ha fatto sapere che i tecnici di Sophos hanno rilevato un “aumento considerevole di attività di spamming dannoso che coinvolge Obama e che porta al download di un programma malware”. Google al momento non ha rilasciato commenti pur rendendo pubblico che i link dannosi sono stati rapidamente rimossi. Un portavoce ha dichiarato che “è difficile parlare di sicurezza senza rivelare ciò che l’azienda fa. Google possiede un sofisticato sistema manuale ed automatico in grado di rimuovere pubblicità o annunci che potrebbero apparire sospetti”. Il portavoce ha inoltre fatto sapere che sebbene gli inserzionisti siano segnalati in una lista nera di aziende che in precedenza hanno causato lamentele, Google non agisce in maniera preventiva. “Per fare ciò, il processo necessario per mettere online una campagna diventerebbe troppo lento” – ha proseguito il portavoce – “e la velocità è una delle caratteristiche vincenti del sistema” (dichiarazioni tratte da Timesonline.co.uk) (Silvia Bianchi per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Send Mail 2a1 - Elezioni USA. Gli hacker sfruttano la popolarità di Obama

Non perdere le novità: iscriviti ai canali social di NL su Facebook, TelegramWhatsApp. News in tempo reale.

Ricevi gratis la newsletter di NL!