Eluana: Canale 5 non cambia i programmi. Mentana: «Mi dimetto». Mediaset accetta subito

Il conduttore di Matrix: «Non esiste solo l’audience». Martedì 17 lo sciopero dei giornalisti del Tg5 e di Videonews


(Franco Abruzzo.i) – Terremoto a Mediaset per la morte di Eluana Englaro. Enrico Mentana annuncia che martedì rassegnerà le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset per protesta contro la decisione della rete che, «di fronte a un dramma che scuote il Paese intero, ha deciso di non cambiare di una virgola la sua programmazione di stasera su Canale 5, nonostante sia il Tg5 sia Matrix fossero pronti a aprire finestre informative sulla morte di Eluana». Lo ha riferito lo stesso Mentana in una nota diffusa mentre su Canale 5 stava iniziando una nuova puntata del Grande Fratello.

DIMISSIONI ACCETTATE – Prima ancora che le dimissioni, come ha detto lo stesso Mentana, fossero formalizzate martedì mattina, sono state accettate dal direttore generale informazione di Mediaset, Mauro Crippa.

«NON ESISTE SOLO L’AUDIENCE» – «Non è così – ha detto Mentana – che si fa informazione su una grande rete nazionale. Non esiste solo l’audience. Simili scelte tolgono credibilità a chi le compie, e personalmente non ho nessuna intenzione di avallarle. Stasera su Canale 5 il dramma è quello della cacciata di una concorrente dal Grande Fratello. A mezzanotte, se va bene, si parlerà di Eluana a Matrix. Andremo in onda comunque, per dovere di informare. Domani però – conclude – rassegnerò le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset, per un altro dovere, quello di coerenza».

NIENTE MATRIX – Crippa prende infatti atto delle dimissioni di Mentana, ma sottolinea anche che Mediaset ha seguito gli sviluppi del caso Englaro con una lunga diretta del Tg4 di Emilio Fede e con una finestra informativa di Studio Aperto su Italia 1. Crippa ha annunciato che dopo il Grande Fratello ci sarà spazio per uno speciale del Tg5 sulla vicenda e quindi Matrix non andrà in onda. «Mentana è un giornalista di grande esperienza che conosce bene le regole della tv commerciale che gli hanno consentito e gli consentono di lavorare in piena libertà e autonomia editoriale. Colpisce che non abbia avuto nessuna menzione la lunga e impeccabile diretta di Fede su Retequattro e la finestra delle 23,35 di Studio Aperto. Siamo infatti un sistema a tre reti e credo che non si debba mai dimenticare che il pubblico ha esigenze diverse, come dimostra peraltro la programmazione della nostra concorrenza».

(www.corriere.it – 09 febbraio 2009 – ultima modifica: 10 febbraio 2009)

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:

“La Federazione Nazionale della Stampa esprime grande apprezzamento per le motivazioni che hanno portato alla decisione annunciata da Enrico Mentana e condivide integralmente la presa di posizione del Comitato di Redazione del Tg5. Il rispetto che Canale 5 ha mostrato per il Grande Fratello e per la logica dell’audience era ieri sera insensato e stridente anche per una tv commerciale. La decisione aziendale suona ancor più incredibile e mortificante viste le risorse giornalistiche a disposizione. Canale 5 ha perso una importante occasione per una competizione sul terreno della qualità, del pluralismo informativo, della sensibilità civile. La decisione di Mentana non può essere ridotta alle consuete, e talvolta banali, baruffe tra conduttori. Quello che stavolta c’è da discutere è il ruolo di responsabilità che compete alla tv, pubblica e privata. E nessuno può essere così spregiudicato da chiudere la discussione a colpi di Auditel, cioè di spot.”

Il Cdr del Tg5 – Il Cdr del Tg5 esprime la propria convinta solidarietà ad Enrico Mentana, direttore editoriale di Mediaset, che ha scelto di rassegnare le proprie dimissioni di fronte alla decisione dell’azienda di non modificare la programmazione di Canale 5 per informare i propri telespettatori sul dramma della morte di Eluana Englaro.

Mentre Rai1 stravolgeva il palinsesto per uno speciale di “Porta a porta”, sugli schermi di canale 5 le uniche lacrime che venivano versate erano quelle di Federica, nella casa del Grande Fratello. Un’immagine a dir poco imbarazzante, non degna di una grande rete generalista quale è Canale 5, che ha il dovere di informare i propri telespettatori, pur nel rispetto delle logiche della tv commerciale.

Una scelta che ancora una volta, di fronte a un dramma che ha scosso il paese, segue in modo cieco le logiche dell’audience e toglie credibilità alla programmazione anche di una rete che vive di pubblicità.

Di fronte alla scelta di non modificare i programmi della rete ammiraglia, impedendo di fatto a Matrix e al Tg5 di andare in onda nonostante fossero pronti a farlo, Mentana ha deciso di lasciare.

Sconcerta la decisione dell’azienda di accettare su due piedi le dimissioni di uno dei più autorevoli giornalisti italiani, patrimonio di Mediaset, fondatore del Tg5 e di Matrix, autore di successi che hanno dato lustro, credibilità e anima alla nostra televisione. La decisione poi di non mandare in onda Matrix neanche a mezzanotte come previsto, appare come una vera e propria ritorsione.

Noi giornalisti del Tg5 chiediamo ai vertici aziendali Piersilvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, un incontro urgente per chiarire se abbiamo ancora un ruolo e se l’informazione è ancora una delle priorità dell’azienda per la quale lavoriamo.

GIORNALISTI TG5 E VIDEONEWS PROCLAMANO lo SCIOPERO. STATO DI AGITAZIONE E ASTENSIONE IL 17 FEBBRAIO

Roma, 10 febbraio 2009. I giornalisti del Tg5 e di Videonews, la testata alla quale fa capo «Matrix», hanno deciso all’unanimità di proclamare da subito lo stato di agitazione e una giornata di sciopero per martedì 17 febbraio, dopo un’assemblea alla quale hanno partecipato anche colleghi del Tg4, Studio aperto, Sport Mediaset e Tg Com. Nel documento approvato dall’assemblea, i giornalisti del Tg5 e di Videonews «respingono con forza la decisione dell’azienda di sospendere il programma ‘Matrix’, realizzata in modi e tempi inaccettabili» e si impegnano «a non occupare gli spazi di ‘Matrix’ finchè il programma resterà sospeso». (Adnkronos)

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