Il Garante scrive a Ordine nazionale dei giornalisti e Federazione degli editori. É necessario che i giornalisti verifichino sempre con attenzione le informazioni personali e le immagini che si possono trovare su Facebook e gli altri social network. Con una lettera al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e alla Fieg, il Garante per la privacy ha avviato un’opera di sensibilizzazione sul corretto utilizzo delle informazioni presenti sulla rete. Internet costituisce oggi, infatti, per i giornalisti una ricca fonte di dati. Tuttavia la facile accessibilità agli stessi non può consentire un uso indiscriminato, senza adeguate verifiche sulla loro esattezza e completezza, oltre che sulla loro pertinenza sui fatti narrati. La scrupolosa verifica delle informazioni è tanto più necessaria se si considera il fatto che gli utenti dei social network non sono ancora pienamente consapevoli del fatto che i dati personali da loro inseriti su Facebook e su altri siti sono facilmente raggiungibili attraverso i motori di ricerca. Nei mesi scorsi la stessa Autorità è dovuta intervenire a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini che lamentavano la diffusione, su quotidiani e testate televisive, di informazioni e fotografie da loro inserite su Facebook, associate però a persone omonime. Il Garante, in linea con altre Autorità europee, ha dunque invitato sia l’Ordine nazionale dei giornalisti, sia la Federazione italiana degli editori giornali, a condividere l’opera di sensibilizzazione richiamando i direttori e i giornalisti al più scrupoloso rispetto dei principi "che costituiscono l’essenza di una corretta e professionale attività giornalistica".
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