Internet e TV: Chili (Fastweb) all’assalto del mercato dello streaming

Il lancio risale a maggio del 2011: Chili, servizio di video online creato da Fastweb, era nato come timido esperimento a metà tra web-tv e VOD, con una esigua riserva di titoli (200, all’epoca) e scarse ambizioni, tanto che l’esordio passò sostanzialmente inosservato.

A distanza di un anno, Chili-TV diventa una società per azioni indipendente, pur partecipata dalla casa madre al 41%, sotto la guida di Stefano Parisi (già AD della stessa Fastweb). Constatata evidentemente la raggiunta maturità del mercato di riferimento, si è deciso il rilancio in grande stile, puntando sulla realizzazione di un vero servizio di streaming e download di contenuti cinematografici on demand. Grazie agli accordi con numerose case di produzione, la biblioteca a disposizione è ora decisamente più vasta e adeguata alle ambizioni: 900 titoli, che dovrebbero diventare 2000 entro fine anno. Il modello di business si ispira abbastanza chiaramente agli over-the-top di oltreoceano: niente abbonamenti, massima facilità e versatilità di accesso ai contenuti, tariffe concorrenziali e sistemi di pagamento considerati affidabili (PayPal in testa). Considerando da un lato l’esplosiva diffusione dei dispositivi mobili, dall’altro i cronici problemi della banda larga all’italiana, l’offerta streaming di Chili si struttura sulla qualità di trasmissione, oltre che sulla novità dei contenuti. Così le tariffe minime vanno dai 2,95 euro per i film in definizione standard (pari comunque a una risoluzione di 720×576 pixel, ovvero quella del tradizionale DVD) ai 3,95 dell’HD (1280×720) fino ai 4,95 del Full HD (1920×1080). La disponibilità di banda dichiarata necessaria si abbassa così fino a un minimo di 1 MB/sec, e i film possono essere visti quante volte si vuole su qualsiasi dispositivo per 48 ore. Chili TV è infatti disponibile sulle smart TV Samsung e LG, oltre che sul web e, tramite apposite app, su smartphone e tablet Android e Apple. Decisamente meno appetibili sembrano essere i costi per lo scaricamento e utilizzo illimitato, che difficilmente scendono sotto i 9,95 euro e possono arrivare a 19,95 per i contenuti più recenti. Obiettivo dichiarato di Chili-TV è quello di imporsi come un grande videostore online, dove chi era abituato a noleggiare o acquistare i DVD nel negozio sottocasa possa ritrovarsi, usufruendo di un servizio di ancor maggiore comodità con il minimo sforzo di adattamento alle nuove tecnologie. In questo senso l’offerta si differenzia nettamente dalle piattaforme streaming via internet dei grandi broadcaster televisivi, come Mediaset Premium Play e Sky on Demand: Chili è infatti a tutti gli effetti un servizio over-the-top, utilizzabile indipendentemente dalla sottoscrizione di un contratto con una telco o una pay-tv. E proprio questa potrebbe essere la chiave per aggredire il mercato in tempo di crisi.. La focalizzazione sui contenuti cinematografici sembra essere per ora una scelta di marketing precisa, anche se in prospettiva futura cercare di acquisire i diritti di qualche serie TV di qualità potrebbe essere la scelta vincente per attirare utenti sempre meno disposti a subire la scadente programmazione delle emittenti broadcast, pay o free che siano. Per combattere ad armi pari con la sterminata offerta illegale, invece, sarà inevitabile rivedere al ribasso le siderali tariffe applicate ai tanto temuti download. (E.D. per NL)

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