Gli organi periferici del MSE-Com chiedono aiuto alla Direzione centrale. Il blog dei funzionari dell’I.T. Liguria rende noto che un documento che "descrive i problemi degli Ispettorati, già elaborato ad ottobre 2008, ma tuttora valido visto che nel frattempo non si è mosso niente, è stato inviato anche al Capo del Dipartimento per le Comunicazioni, dott. Sambuco, e al Direttore dell’Ufficio affari generali del MSE, Col. Massi".
Questo il testo del documento pubblicato: "Gli Ispettorati territoriali dell’ex Ministero delle Comunicazioni (ora del Ministero dello sviluppo economico – Comunicazioni), sono strutture tecnico-amministrative di servizio e di controllo.
Servizio ai cittadini:
· rilasciano autorizzazioni, licenze e certificati per tutto ciò che riguarda il settore delle telecomunicazioni (CB, radioamatori, nautica);
· si occupano delle segnalazioni per problemi riguardanti il servizio universale telefonico e la ricezione dei programmi televisivi;
· si occupano delle segnalazioni per problemi riguardanti il servizio universale telefonico e la ricezione dei programmi televisivi;
· tutelano le comunicazioni dei servizi pubblici e dell’aeronautica, contribuendo alla sicurezza.
Servizio alle imprese:
– rilasciano autorizzazioni alle emittenti radio-TV per la modifica e l’attivazione degli impianti sul territorio ligure;
– rilasciano autorizzazioni alle imprese che installano impianti telefonici e telematici, ai phone center e internet point, alle installazioni RadioLAN (Wi-fi) ed alla costruzione di linee elettriche;
– rilasciano nulla osta per agevolazioni telefoniche nel settore dell’editoria e della radiofonia;
– proteggono dalle interferenze elettriche e radioelettriche gli impianti dell’emittenza radio-TV, degli operatori telefonici e degli utilizzatori di ponti radio ad uso civile;
Controllo sul territorio:
– verificano la conformità alle norme degli impianti di telecomunicazione autorizzati;
– vigilano sull’osservanza delle norme nel settore postale;
– verificano la conformità alla normativa CE delle apparecchiature radio e di telecomunicazione immesse sul mercato;
– verificano e certificano le stazioni radio a bordo delle navi;
– monitorizzano l’uso dello spettro radioelettrico sul territorio ligure, prevenendo situazioni interferenziali e reprimendo l’abusivismo;
– mantengono archivi informatici che danno conto della reale situazione degli impianti e dei servizi di telecomunicazioni sul territorio;
– collaborano con gli altri organismi regionali e nazionali che si occupano di telecomunicazioni (ARPAL, Co.re.com, Polizia delle comunicazioni), offrendo supporto tecnico specializzato.
Lo svolgimento di questi compiti, soprattutto quelli tecnici, comporta l’utilizzo di risorse e strumenti tecnologici sofisticati, e ha permesso di sviluppare negli anni un’esperienza professionale specialistica e qualificata, che rischia però di essere poco sfruttata o addirittura dispersa, a causa di:
– tagli sempre maggiori ed indiscriminati ai finanziamenti, che soffocano e rendono marginale l’attività, specie quella di controllo;
– l’assenza di un coordinamento centrale delle strutture territoriali, unita ad una gestione sempre più centralizzata e non condivisa delle risorse;
– la mancanza di una strategia di formazione del personale, essenziale per un settore in continuo movimento come quello delle telecomunicazioni;
– l’assenza di una politica di comunicazione e collaborazione con le istituzioni, le imprese e i cittadini che dia visibilità alle funzioni e alle potenzialità degli uffici, evitando inutili sovrapposizioni e conflitti di competenza con altri organismi.
In queste condizioni, il mantenimento di un livello accettabile dei servizi è affidato esclusivamente alla buona volontà e allo spirito di adattamento dei dipendenti, che sopperiscono con le proprie risorse a ciò che dovrebbe essere fornito dall’Amministrazione.
Dare maggiore autonomia, risorse e visibilità agli Ispettorati Territoriali significherebbe, in concreto:
– migliorare il servizio ai cittadini e alle imprese, incrementando l’efficienza delle attività e quindi la trasparenza e la rapidità della risposta nei confronti del pubblico;
– acquisire maggiore capacità di controllo del territorio nel settore delle telecomunicazioni, contribuendo così ad uno sviluppo delle imprese del settore in un ambito di procedure e regole certe;
– coordinare l’attività degli Ispettorati con gli altri organismi e istituzioni, eliminando inutili duplicazioni di risorse e competenze, realizzando così in prospettiva una decisa riduzione della spesa pubblica.