Parli male del capo su Facebook? L’azienda ti mette “offline”.

Non è il primo caso e non sarà nemmeno l’ultimo. S. A., 36 anni, dipendente di una azienda leader nella produzione di forni industriali per la lavorazione dell’acciaio, è stata licenziata a seguito di innocue (almeno in apparenza) dichiarazioni apparse sulla sua pagina personale di Facebook. Sono bastate poche parole, pubblicate sul profilo di S.A., per concludere definitivamente una collaborazione durata circa 9 anni. La ragazza, milanese di origine, scherzava con gli amici canzonando la società, con il solo intento di conoscere altri dipendenti che potessero condividere la sua “alienante” situazione lavorativa. Com’è noto, su Facebook è possibile creare gruppi di discussione in modo semplice e intuitivo, partendo da qualunque (anche bizzarra) idea. Ed è questo quanto ha fatto questa singolare lavoratrice, ancora presente tra le pagine del social network, mettendo però a repentaglio uno stipendio e un futuro. La storia ha raggiunto in lungo e in largo tutti i media, dando esempio di una controversa solidarietà, soprattutto in un periodo in cui lo stesso Brunetta sembra volersi schierare contro i fannulloni che di FB sembrano fare una seconda vita (peraltro non molto segreta se consideriamo la fine che ha fatto S.A.). Ma la domanda rimane la stessa: quale lavoratore può passare tanto tempo su FB durante la giornata feriale? (Marco Menoncello per NL)

Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang
  • PHPSESSID

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_cookies_declined
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_allowed_services

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Send Mail 2a1 - Parli male del capo su Facebook? L’azienda ti mette “offline”.

Non perdere le novità: iscriviti ai canali social di NL su Facebook, TelegramWhatsApp. News in tempo reale.

Ricevi gratis la newsletter di NL!