E’ reato, e non soltanto sanzione amministrativa, usare negli studi professionali programmi software pirata. Ne risponde personalemente il titolare dell’attività
da Cassazione.net
E’ reato, e non soltanto sanzione amministrativa, usare negli studi professionali programmi software pirata. Ne risponde personalemente il titolare dell’attività.
E’ quanto affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 25104 del 19 giugno 2008.