Radio e Tv sempre più al cospetto di un anziano (che tale non è, come vedremo) digitale e multi-schermo.
Auditel e Ipsos smontano i pregiudizi sui 65-74enni, ormai tuttaltro che analogici.
Il primo rapporto congiunto Auditel-Ipsos “Anziano sarà lei! I 65+ oltre gli stereotipi”, fotografa un’Italia connessa, dove i nuovi senior smentiscono i cliché e diventano centrali per broadcaster ed inserzionisti.
Sintesi
Il primo rapporto congiunto Auditel-Ipsos “Anziano sarà lei! I 65+ oltre gli stereotipi” smonta l’idea dell’anziano analogico.
I 65-74enni italiani sono oggi digitalmente attivi, dotati di smartphone, smart TV e connessi ad Internet nel 92% dei casi.
Il loro profilo socio-tecno-economico-culturale è ormai più vicino ai 45-64enni che agli over 75.
Nelle famiglie composte solo da 65-74enni, i dispositivi connessi sono quasi tre per componente e lo streaming è in evidente crescita.
I BVOD triplicano dal 2019 e lo smartphone è usato quotidianamente dal 68% del target 65-74.
Con 6,6 milioni di nuclei familiari composti solo da over 65, la platea è in aumento, diventando centrale per i media.
I nuovi senior hanno una buona capacità di spesa, con il 10% in fascia socio-economica Alta.
I dati Auditel ribadiscono che la maturità oggi coincide con multicanalità e padronanza tecnologica.
I broadcaster devono aggiornare strategie editoriali e pubblicitarie: ignorare i 65-74enni significa perdere un pubblico prezioso, attrezzato e recettivo.
La vera rottura? L’età mediatica non coincide più con quella anagrafica.
I 65-74enni italiani? Altro che analogici
Secondo il primo rapporto Auditel-Ipsos, Anziano sarà lei! I 65+ oltre gli stereotipi, presentato il 27/05/2025 a Milano, questa fascia d’età è oggi indistinguibile dal resto della popolazione per competenze digitali, dotazioni tecnologiche e capacità di spesa.
Giovani dentro, ma anche fuori
Ancora attivi in piena rivoluzione digitale, i 65-74enni di oggi per moltissimi aspetti sono, infatti, molto più simili alla media della popolazione che ai 75+.
Geografia mutevole della comunicazione
Una rivoluzione silenziosa che cambia la geografia della comunicazione.
Aggiornamento urgente del target
Ma soprattutto che impone un aggiornamento urgente dei target generazionali tradizionali e delle strategie dei media.
Ricerca di Base Auditel
realizzata attingendo alla monumentale Ricerca di Base Auditel – con oltre 500.000 indirizzi estratti, 20.000 interviste face-to-face e 14.000 colloqui individuali – l’indagine Anziano sarà lei! I 65+ oltre gli stereotipi offre una radiografia capillare del Paese e delle sue abitudini di consumo mediale.
65+ iperconnessi
TV e smartphone, secondo quanto emerge dal rapporto congiunto Auditel-Ipsos, trainano la transizione digitale anche nelle famiglie composte da soli 65-74enni.
Cinque schermi per famiglia
Lo scenario che ne emerge è infatti sorprendente: l’Italia conta 121,6 milioni di schermi, con una media di quasi cinque a famiglia.
24,7 milioni di tv connesse, più che raddoppiate in 5 anni
Le TV connesse superano i 24,7 milioni, mentre le smart TV sono più che raddoppiate in cinque anni (+131%).
Ma il dato più clamoroso riguarda proprio i 65-74enni.
Over 65
Questa coorte, finora inclusa in blocco nell’etichetta over 65, mostra un profilo socio-culturale e tecnologico molto più vicino ai 45-64enni che non agli ultra 75enni.
Internet al 92% nel target 65+
Nei nuclei familiari composti esclusivamente da 65-74enni – in crescita e oggi più numerosi di quelli considerati più tradizionali con figli minori – la penetrazione di internet arriva al 92%, quella della banda larga al 56%, e l’uso dello smartphone sfiora il 91%.
2,9 dispositivi connessi per 1,5 componenti (over 65)
Più della metà possiede almeno una smart TV ed il numero medio di dispositivi connessi in casa è 2,9 per appena 1,5 componenti.
Lo streaming non fa più paura
Non solo: anche lo streaming non fa più paura.
Secondo il rapporto Anziano sarà lei! I 65+ oltre gli stereotipi, l’utilizzo delle piattaforme digitali nella fascia 65-74 è quasi raddoppiato dal 2019 (dal 14% al 26%), mentre la fruizione dei servizi BVOD (Broadcaster Video on Demand) è triplicata nello stesso periodo (dal 5% al 14%).
Quale resistenza alla tecnologia?
Risultati che ribaltano lo stereotipo dell’anziano resistente al progredire della tecnologia, mostrando una generazione che ha attraversato la rivoluzione digitale da protagonista.
Strumento decisivo per interpretare il presente e progettare il futuro
«Fotografare con precisione la struttura delle famiglie significa dare a broadcaster, imprese e istituzioni uno strumento decisivo per interpretare il presente e progettare il futuro», ha dichiarato Paolo Lugiato, direttore generale Auditel, sottolineando come il controllo diretto dei device nelle abitazioni elimini distorsioni e garantisca la qualità degli “universi di riferimento” utilizzati per misurare le audience.
Anziano analogico: stereotipo superato
«Abbiamo superato lo stereotipo dell’anziano analogico: il pubblico maturo di oggi è digitale, informato e rappresenta un potenziale ancora inespresso», ha commentato Nando Pagnoncelli, presidente di IPSOS Italia, richiamando studi internazionali che attestano come la soglia di “anzianità” si sia spostata in avanti in termini di salute, istruzione e centralità mediale.
67enni in gran parte professionalmente attivi
«Del resto, dobbiamo tenere presente che un 67enne di oggi, ancora giovane e in larga parte professionalmente attivo, ha vissuto in pieno la rivoluzione digitale», ha chiosato Pagnoncelli.
Classe socio-economico alta
I nuovi senior, infatti, presentano livelli di istruzione e storie professionali allineati alla media, con il 10% delle famiglie in classe socio-economica “Alta”
Capacità di spesa dei grigi
Sul piano economico finanziario, anche la capacità di spesa sfida i luoghi comuni: il 10% delle famiglie di soli 65-74enni è classificato in fascia socio-economica Alta e il 15% in Medio-Alta, valori simili a quelli delle famiglie composte da individui ancora nel pieno della vita lavorativa.
Non invecchiato, maturato
«La società italiana non è invecchiata, è maturata – ha aggiunto Paolo Lugiato, direttore generale Auditel – e maturità oggi significa multicanalità e padronanza tecnologica. Conoscere questa realtà è fondamentale per offrire contenuti e servizi davvero inclusivi».
Ignorare i 65-74enni significa rinunciare a una fetta di pubblico preziosa
Il rapporto Anziano sarà lei! I 65+ oltre gli stereotipi lancia così un messaggio chiaro al mercato pubblicitario e ai broadcaster: ignorare i 65-74enni significa rinunciare a una fetta di pubblico preziosa, in crescita e perfettamente attrezzata per fruire di contenuti su ogni piattaforma, dal digitale terrestre al broadband.
Nuclei familiari only over 65
Con 6,6 milioni di famiglie composte da soli over 65 ed un trend in costante aumento (+540.000 in cinque anni), il marketing generazionale è chiamato a ripensare le sue mappe.
I numeri
E se ancora servissero prove, bastano alcuni numeri: il 77% della popolazione accede quotidianamente a internet da smartphone; nella fascia 65-74, la percentuale è del 68%, molto vicina alla media.
Rapporto dei dispositivi connessi tra over 65 e over 75
Il numero medio di dispositivi connessi nelle case degli over 65 va ben oltre due unità, mentre le famiglie 75+ – che presentano ancora qualche ritardo nella digitalizzazione – sono comunque in rapido recupero.
Anziano sarà lei!
Insomma, secondo i due istituti, è tempo di aggiornare le definizioni, rivedere le strategie e riconoscere che l’età mediatica non coincide più con le risultanze anagrafiche.
Bussola per i comunicatori
Il rapporto Anziano sarà lei! I 65+ oltre gli stereotipi si candida a diventare la nuova bussola per chiunque lavori nella comunicazione, nei media e nella pubblicità.
Giovani over 65
Un’Italia digitale dunque, sorprendentemente giovane anche sopra i 65 anni, chiede ascolto. E risponde. (G.M. per NL)