Radio e Tv locali. Misure sostegno: dopo denuncia taglio 15% nel 2025, MIMIT ripristina stanziamento originario. Urso: riconosciamo ruolo

ministro urso, 15%

Il Mimit scrive a NL: “Ripristinati i fondi ex DPR 146/2017. Emittenti locali hanno ruolo fondamentale”.
Dopo il clamore sollevato dal taglio del 15% delle provviste contributive per il 2025, un emendamento presentato su proposta del Ministero in Senato ristabilisce lo stanziamento per le emittenti locali.
Determinante l’azione di denuncia su Newslinet di Maurizio Giunco dell’Associazione Tv Locali di Confindustria Radio Tv.
Superato il rischio per l’occupazione e il pluralismo dell’informazione territoriale.

Sintesi

In seguito all’allarme lanciato su Newslinet da Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione Tv Locali di Confindustria Radio Tv, sul taglio del 15% delle risorse destinate alle emittenti locali per il 2025, ai sensi del DPR 146/2017, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è intervenuto con un emendamento correttivo.
La proposta, presentata in Commissione al Senato durante l’esame del decreto-legge n. 95/2025, ristabilisce integralmente i fondi inizialmente previsti, evitando conseguenze potenzialmente disastrose per la tenuta economica, occupazionale e informativa del comparto radiotelevisivo locale.
L’intervento prevede un contributo straordinario di 16,5 milioni di euro a carico del Mimit, a cui si aggiungono 2,5 milioni derivanti da smobilizzo di accantonamenti di annualità precedenti, riportando così lo stanziamento complessivo ai livelli dell’anno precedente.
Il taglio, apparso senza preavviso nei primi elenchi provvisori dei beneficiari pubblicati dal Ministero, aveva suscitato energica reazione nel settore, già sotto pressione per la concorrenza delle piattaforme OTT e delle big tech.
Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato la piena consapevolezza del valore strategico delle emittenti locali e ha assicurato continuità dei fondi anche con la prossima Legge di Bilancio, riconoscendo, di fatto, la fondatezza delle critiche espresse dal comparto.

L’imprevista riduzione del 15% dello stanziamento ex DPR 146/2017 per il 2025

In relazione al nostro articolo di denuncia sul taglio del 15% dello stanziamento ex DPR 146/2017 per l’annualità 2025, il Ministero delle imprese e del made in Italy ci ha fatto sapere di aver ripristinato integralmente la provvista inizialmente prevista, neutralizzando quello che sarebbe stato un colpo micidiale per le finanze delle radio e tv locali nel corso della presente annualità.

Emendamento di ripristino delle risorse per scongiurare gli effetti del taglio del 15% della provvista 2025

Spiega la nota del Ministero delle imprese e del made in Italy inviata a NL: “Su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in sede di esame in Commissione al Senato della conversione in legge del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95, il relatore ha presentato un emendamento volto a ripristinare il livello delle risorse assegnate al Mimit per il sostegno al settore radiotelevisivo, superando così l’interpretazione particolarmente penalizzante alla Legge di Bilancio 2024 in merito al riparto riservato al Dicastero per le emittenti locali, che di fatto risultavano decurtate.

MIMIT: radio e tv locali hanno un ruolo fondamentale

“Siamo intervenuti tempestivamente, pienamente consapevoli del ruolo fondamentale svolto dalle emittenti locali, che rappresentano una primaria fonte di informazione a livello territoriale”, ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Continuità assicurata

“Assicureremo – ha aggiunto il ministro – la continuità delle risorse stanziate anche in sede di formulazione della prossima Legge di Bilancio”.

16,5% milioni + 2,5 per compensare il taglio del 15%

L’emendamento prevede l’erogazione di un contributo straordinario pari a 16,5 milioni di euro, a valere sulle risorse del Mimit, che – unitamente a ulteriori 2,5 milioni di euro recuperati mediante il disaccantonamento di fondi relativi a esercizi precedenti – consentiranno di compensare integralmente la riduzione della quota spettante al Dicastero del “Fondo per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria”, riportando così, con risorse proprie, lo stanziamento ai livelli dell’anno precedente.

La vicenda

Ricordiamo che la vicenda aveva avuto inizio con la pubblicazione, da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dei primi elenchi provvisori degli aventi diritto ai contributi per le emittenti locali, previsti dal DPR 146/2017, per l’anno 2025, che aveva portato alla luce una significativa riduzione dello stanziamento per il 2025, fissato a soli 111,6 milioni di euro, quindi quasi il 15% in meno rispetto all’anno precedente.

Livello più basso degli ultimi 5 anni

Si trattava del livello più basso degli ultimi cinque anni, in un momento particolarmente delicato per il settore, alle prese con la pressione crescente delle piattaforme OTT e delle big tech.

L’intervento di Giunco

Maurizio Giunco, presidente dell’Associazione Tv Locali in seno a Confindustria Radio Tv, aveva denunciato su Newslinet l’interpretazione arbitraria della Legge di Bilancio alla base del taglio, annunciando azioni per il ripristino dei fondi originari.

Bilanci a rischio

Il provvedimento, giunto, inaspettatamente nella sua formulazione, a metà esercizio 2025, rischiava di compromettere la tenuta occupazionale e la continuità del servizio pubblico di informazione locale garantito dalle emittenti più strutturate.

Giunco, su queste pagine, aveva lamentato come la legge di bilancio 2025 avesse previsto un taglio al fondo di circa 4 milioni di euro e non certo di 15. “Contrariamente da quanto asserito da Agcom, esiste un’informazione di serie A ed una di serie B – aveva dichiarato al nostro periodico -. Ho l’impressione che l’attenzione dei vertici del Mimit nei confronti del ruolo delle radio televisioni locali non sia più quella di un tempo.

Mimit disallineato rispetto ad Agcom

Una decisione peraltro contraria a quanto affermato da Agcom, ma anche a quanto espresso dalla Corte Costituzionale.
Non è concepibile effettuare un taglio di tale entità a metà esercizio ed in modo del tutto inaspettato, su contributi che per la maggior quota sono inerenti all’occupazione, quando le norme e la legge di bilancio non ne hanno fatto alcun cenno”, aveva stigmatizzato Giunco.

A Cesare quel che è di Cesare

Il ripensamento tempestivo del Mimit gli ha dato ragione.

Graduatorie provvisorie

Di seguito pubblichiamo i provvedimento contestati, cui seguiranno gli aggiornamenti a seguito del ripristino della provvista. (G.M. per NL)

Graduatoria provvisoria contributi 2025 Radio comunitarie

Decreto direttoriale 16/07/2025 emittenti televisive a carattere comunitario

Elenco degli importi dei contributi spettanti ai relativi soggetti beneficiari

Graduatoria provvisoria contributi 2025 Tv comunitarie

Decreto direttoriale 16/07/2025 emittenti radiofoniche a carattere comunitario

Elenco degli importi dei contributi spettanti ai relativi soggetti beneficiari

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