SSR SRG, la radio pubblica svizzera, (ri)mette in vendita i gioielli tematici Radio Swiss Classic, Jazz e Pop: asta a settembre, obiettivo cessione entro il 2027. Spending review e progetto Enavant impongono tagli per 270 milioni di franchi.
Sintesi
La SSR SRG, nell’ambito del piano di ristrutturazione, ha annunciato la cessione delle tre emittenti musicali tematiche Radio Swiss Classic, Radio Swiss Jazz e Radio Swiss Pop.
L’asta, aperta agli operatori radiofonici svizzeri, partirà nel corso del corrente mese di settembre e dovrà concludersi entro l’inizio del 2027, con vincolo di mantenere la continuità dell’offerta musicale.
Il mercato mostra già segnali di interesse: gruppi finanziari di Zurigo guardano a Jazz e Classic, mentre per Radio Swiss Pop sarebbe in pole Bespoke Media Group, editore di James FM.
La decisione del disimpegno non è nuova: già nel 2018 la SSR aveva ipotizzato la vendita, poi sospesa a seguito del Covid e del successivo peggioramento del mercato pubblicitario.
La mossa si inserisce nel più ampio progetto Enavant, presentato nel 2024, che mira a risparmiare 270 milioni di franchi entro il 2029 (pari al 17% del budget), a causa della riduzione del canone radiotelevisivo, del calo della pubblicità e dell’aumento dei costi.
La direttrice generale Susanne Wille ha definito Enavant “la più grande trasformazione nella storia della SSR”, sottolineando la necessità di ridefinire strategia editoriale, processi e tecnologie per garantire il futuro del servizio radio-tv pubblico.
Spending review
Tra le varie misure di risparmio che la SSR SRG (la radio pubblica svizzera) sta attuando nell’ambito del programma di ristrutturazione “James the Butler” per ridurre i costi (situazione, è bene precisarlo, che non ha a che fare con gli effetti dello switch-off FM/DAB+IP del 31/12/2024, essendo precedente alla stessa, come vedremo di seguito) vi è la cessione delle sue emittenti musicali tematiche Radio Swiss Classic, Radio Swiss Jazz e Radio Swiss Pop.
Asta entro fine settembre per cessione Radio Swiss Classic, Jazz e Pop con obiettivo di conclusione dell’alienazione entro il 2027
Ne ha dato notizia la stessa SSR, spiegando che “la decisione è stata presa dal Consiglio d’amministrazione della società con l’obiettivo di completare la vendita entro l’inizio del 2027. Già nel corso del mese di settembre sarà avviata un’asta rivolta agli operatori radiofonici svizzeri, ai quali è stato trasmesso un invito a presentare offerte.
Vincolo di continuità dell’offerta musicale
Le proposte saranno valutate secondo criteri che mirano a garantire la continuità dell’offerta musicale, anche dopo il passaggio di proprietà”.
Format appetibili
Da rumors del settore raccolti da Newslinet, la notizia avrebbe destato interesse almeno di un paio di gruppi elvetici per i generi musicali jazz e classica, particolarmente allineati alle esigenze di un pubblico interessato all’ascolto lineare, che contraddistinguono le stazioni “nomen omen” Radio Swiss Classic e Radio Swiss Jazz.
Il jazz svizzero
In particolare, il jazz, secondo un recente studio di Media Progress sui formati radiofonici, di cui abbiamo dato conto su queste pagine, è un genere musicale che ha particolare riscontro in Svizzera, oltre che in Francia, Paesi Bassi, e Norvegia ed è su questa considerazione che un gruppo di matrice finanziaria con sede a Zurigo starebbe – secondo quanto riferito a NL – effettuando valutazioni.
Bespoke Media Group
Ma la situazione più concreta, tuttavia, riguarderebbe Radio Swiss Pop, per la quale, secondo quanto riportato dal portale persoenlich.com, ci sarebbe già un potenziale acquirente interessato. Nel merito, si tratterebbe di Bespoke Media Group, società editoriale che gestisce l’emittente James FM (James the Butler), stazione distribuita via DAB+/IP/cavo per un target 40+ attiva nella Svizzera centrale.
Una decisione che parte da lontano
La prospettiva di una alienazione delle tre emittenti verticali della SSR non è una completa novità: nel marzo del 2018, infatti, la SSR aveva annunciato di cercare una più stretta collaborazione con le aziende mediatiche svizzere e di essere pertanto disposta a vendere Radio Swiss Pop, Radio Swiss Jazz e Radio Swiss Classic a condizione che un eventuale acquirente ne mantenesse l’attuale impostazione, posto che, in particolare, la programmazione Swiss Pop è composta per oltre il 50 per cento da musica che ha un legame diretto con la Svizzera (la stazione, come le altre SSR, è inoltre priva di pubblicità).
La trattativa del 2020…
A fine febbraio 2020, la SSR aveva concluso un accordo di compravendita con la società BNJ Suisse SA, con sede a Rossemaison, nel Jura Bernois (regione francofona del Canton Berna), allora titolare esclusiva di Radio Jura Bernois (RJB) – stazione svizzera pop-rock generalista in lingua francese fondata nel 1984 e giudicata nel 2020 “radio privée la plus crédible de Suisse” dallo studio MediaBrands di Publicom – e di RFJ (Radio Fréquence Jura) – anch’essa esordiente nel 1984, ma su un progetto risalente al 1976, quindi in epoca preliberalizzazione dell’etere – e RTN (anch’essa sorta nel 1984, che trasmette nel Canton Neuchâtel, nel nord del Canton Vaud ed in parte della regione della Broyee).
…bloccata dal Covid
Il completamento dell’acquisto era originariamente previsto per l’autunno del 2020, ma la crisi sanitaria lo aveva ritardato.
La rinuncia alla vendita della SSR
Successivamente, BNJ – che nel 2023 insieme al gruppo Gassmann (fondato nel 1780 come tipografia ed oggi titolare dei giornali Bieler Tagblatt, Le Journal du Jura, di TeleBielingue e di Radio Canal 3) ha creato per la gestione di RJB la nuova società, RJB SA, in quote paritetiche, sotto l’egida della holding Jura Bernois Bienne Seeland SA (JBBS SA) – aveva constatato che il mercato pubblicitario si era notevolmente deteriorato ed in seguito ad una rivalutazione aveva dunque deciso di rinunciare all’opportunità. A seguito di ulteriori determinazioni, la SSR, aveva optato per ritirare la vendita delle stazioni, fino ad oggi.
Enavant SRG SSR
Quanto alla spending review connessa al progetto Enavant (che può essere tradotto come avanti, ma anche oltre), presentato il 1° novembre 2024 (quindi due mesi prima dello switch-off FM/DAB+IP), la direttrice generale Susanne Wille, ha spiegato che “È un dovere aziendale della SSR fare riferimento con scrupolo e lungimiranza a un mutato quadro finanziario.
Fattori determinanti
I fattori determinati per la pianificazione sono la riduzione progressiva del canone radiotelevisivo in conformità alla modifica di ordinanza decisa dal Consiglio federale, il netto calo dei proventi pubblicitari e il rincaro dei prezzi.
Economizzare 270 mln di franchi entro il 2029 = ridurre il budget del 17%
Entro il 2029 la SSR è chiamata quindi a economizzare circa 270 milioni di franchi, il che corrisponde a una riduzione del budget aziendale del 17%.
Nuove modalità di accesso al medium radiofonico
Si aggiunga inoltre che le nuove modalità di fruizione dei media e la concorrenza internazionale rendono inevitabile un processo di ristrutturazione aziendale.
Enavant SRG SSR è la più grande trasformazione nella storia dell’azienda radio tv pubblica svizzera
In termini di modo di procedere, profondità, complessità e rapidità, il processo è totalmente nuovo. Le riduzioni di budget non saranno unicamente ripartite tra le unità aziendali, ma verrà analizzata l’azienda nel suo insieme. La trasformazione dovrà rispondere ad alcune domande.
I quesiti per il futuro della radio pubblica svizzera
Con quale strategia dell’offerta la SSR vuole soddisfare le esigenze del servizio pubblico di domani? Come continuare ad offrire un valore aggiunto al pubblico? Di quali processi e strutture avrà bisogno la SSR in futuro? Come strutturare la collaborazione tra le unità aziendali? Quali tecnologie utilizzare? Ma anche: come riuscire a realizzare questa trasformazione nei tempi stabiliti?”. (E.G. per NL)