Roma, elettromosg: i Comitati Roma Nord denunciano presunte inadempienze della Regione Lazio

Coordinamento comitati: “La proposta di legge regionale è via via sprofondata nel dimenticatoio ed è oggi al 948° punto del più recente Ordine del Giorno (n. 100 del 10/9/08) del Consiglio Regionale del Lazio che dovrebbe discuterla e promulgarla”


Ennesima dura protesta del Coordinamento Comitati Roma Nord impegnato nel contrastare fenomeni di elettrosmog, veri o presunti, nella capitale e nella regione Lazio in generale.
Leggiamo quanto scrive a proposito il portale Terzaenergia.info.

Terza Energia.info

Sono trascorsi oltre tre anni dall’insediamento della giunta regionale del Lazio guidata dall’ex giornalista RAI Piero Marrazzo, che tante promesse fece, ma mai mantenute, al Coordinamento dei Comitati di Roma Nord sul caso di Radio Vaticana dalle telecamere di “Mimandaraitre”. Sono passati oltre 2 anni e mezzo dall’approvazione, da parte della Giunta regionale del Lazio, della proposta di legge regionale concernente gli impianti radioelettrici e gli elettrodotti (proposta di legge n. 131 del 22/3/06, approvata con deliberazione n. 106 del 22/2/06). E’ passato oltre un anno e mezzo dall’audizione dei Comitati e delle Associazioni in Commissione Ambiente su quella proposta di legge regionale, dove il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ribadì le proprie richieste di emendamenti al testo approvato dalla Giunta Marrazzo, condivise da tutti i Comitati e da tutte le Associazioni presenti all’audizione con l’esclusione di Legambiente. Quella proposta di legge regionale è via via sprofondata nel dimenticatoio ed è oggi al 948° punto del più recente Ordine del Giorno (n. 100 del 10/9/08) del Consiglio Regionale del Lazio che dovrebbe discuterla e promulgarla. Ma prima di passare all’esame dell’Aula Consiliare dovrà essere discussa in Commissione Ambiente ove, dopo 2 anni e mezzo dall’approvazione della Giunta Marrazzo, non è mai arrivata. E tutto ciò nel totale silenzio di tutti i Gruppi Consiliari, sia di maggioranza e sia di opposizione, del presidente della Commissione Ambiente, Claudio Bucci (Italia dei Valori) e di tutti i componenti di quella Commissione, dell’Assessore all’Ambiente, Filippo Zaratti (Verdi), del Presidente della Giunta, Piero Marrazzo (PD). Tutto ciò contravvenendo ad una fondamentale Legge dello Stato Italiano: la Legge 22 febbraio 2001, n. 36, “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2001, che stabilisce, con l’art. 8, le competenze delle Regioni, fra cui: – l’esercizio delle funzioni relative all’individuazione dei siti di trasmissione e degli impianti per telefonia mobile, degli impianti radioelettrici e degli impianti per radiodiffusione; – la definizione dei tracciati degli elettrodotti con tensione non superiore a 150 kV, con la previsione di fasce di rispetto, secondo i parametri di esposizione per la popolazione, e dell’obbligo di segnalarle; – le modalità per il rilascio delle autorizzazioni alla installazione degli impianti, in conformità a criteri di semplificazione amministrativa, tenendo conto dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici preesistenti; – la realizzazione e la gestione, in coordinamento con il catasto nazionale, di un catasto delle sorgenti fisse dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, al fine di rilevare i livelli dei campi stessi nel territorio regionale, con riferimento alle condizioni di esposizione della popolazione; – l’individuazione degli strumenti e delle azioni per il raggiungimento degli obiettivi di qualità; – il concorso all’approfondimento delle conoscenze scientifiche relative agli effetti per la salute, in particolare quelli a lungo termine, derivanti dall’esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. – l’attenzione ai principi relativi alla tutela della salute pubblica, alla compatibilità ambientale ed alle esigenze di tutela dell’ambiente e del paesaggio. – la definizione delle competenze che spettano alle Province ed ai Comuni. Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ancora una volta ribadisce l’urgenza della emanazione di una legge regionale sui campi elettromagnetici e chiede la correzione dell’attuale proposta di legge secondo gli emendamenti presentati e consegnati a tutti i Gruppi politici consiliari regionali”. 12 / 09 / 2008

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