Una Mondadori forte e salda nei mercati, è quello che si augura sentitamente l’amministratore delegato del colosso editoriale Italiano Ernesto Mauri (in foto), pensiero espresso nel corso dell’assemblea degli azionisti della casa editrice di Segrate per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31/12/2016. La premura della società sembra proprio essere quella di crescere e non […]
Alla fine è andata come avevamo scritto: è infatti arrivato il via libera condizionato dell’Antitrust all’acquisizione da parte della società RTI Reti Televisive Italiane, controllata da Mediaset e appartenente al gruppo Fininvest, del Gruppo Finelco (Radio Montecarlo, Radio 105, Virgin Radio).
Come anticipato su questa pagine ieri, la curiosa offerta in extremis di Mediaset ha fatto saltare la trattativa tra RTL 102,5 e Mondadori (società controllata da Fininvest col 53% delle quote, che partecipa Mediaset al 33%), che ormai sembrava essere sul punto di essere definita, per l’acquisizione di R 101 (per circa 36 mln di euro).
Nella seconda metà degli anni ’70 alcuni quotidiani statunitensi condussero significativi esperimenti di colonizzazione dell’etere italiano.
Nel 1975 esisteva in Italia solo una possibilità di eludere i rigidi confini normativi, ma era attività riservata a pochi, pochissimi facoltosi imprenditori che avessero potuto usufruire del ristretto varco offerto dall’art. 38 L. 103/1975.
I nostri lettori hanno già conosciuto Davide Camera, giornalista esperto di cose radiofoniche, autore di "
Un microfono sempre aperto" (Boopen editore) e di qualche articolo pubblicato su queste pagine.
Complice la Pasqua, ecco un doppio appuntamento, questa settimana, con la rubrica (di norma domenicale) Storia della Radiotelevisione Italiana.
Alla fine del 1976, in un industrioso Friuli Venezia Giulia in piena e veloce ricostruzione dopo il devastante terremoto del 6 maggio, a seguito di un altrettanto drammatico evento nasceva RTB, Radiotelevisione Barbara, un’emittente che nel giro di pochi anni avrebbe colonizzato regioni intere, arrivando quasi a Milano.
Ricollegandoci al trentennale della nascita della rete regina del Biscione
di cui abbiamo dato conto qualche giorno fa, dedichiamo a Canale 5 il consueto appuntamento settimanale con la rubrica Storia della radiotelevisione italiana.
Nel 1982, a Milano, c’era chi considerava i giochi radiofonici ormai fatti. La modulazione di frequenza era, infatti, satura: spazi per nuove attivazioni non ve n’erano e quindi a chi avesse voluto cimentarsi nell’attività di editore non rimaneva che acquisire un’emittente esistente.