Tagli all’editoria al vaglio del Consiglio dei Ministri

Il ddl messo a punto da Ricardo Franco Levi esaminato ieri dal governo: prevede la riduzione del 7% delle sovvenzioni statali all’editoria. Domani a Montecitorio conferenza stampa indetta dai cdr di alcuni importanti quotidiani


E’ passato ieri al vaglio del governo il ddl, associato alla manovra Finanziaria per il 2008, che prevede tagli alle sovvenzioni, dirette e indirette, che i giornali incassano dallo Stato. La bozza, preparata dal sottosegretario con delega per l’editoria, Ricardo Franco Levi (foto), conferma quanto deciso dal cdm lo scorso 3 agosto ma, come si legge su “ItaliaOggi” di ieri, “allunga da tre a nove mesi dal varo della legge il termine entro cui dovranno essere emanati i decreti attuativi dell’articolo 22 che riconosce alle imprese di quotidiani e periodici un credito d’imposta pari al 15% dei costi sostenuti per favorire lo sviluppo dei nuovi sistemi di comunicazione integrata” e incoraggiare le tecnologie multimediali, l’ingresso di nuovi operatori sul mercato e, appunto, un approccio integrato all’informazione.
I tagli tanto attesi saranno, invece, attuati da subito: 22,2 milioni di euro saranno risparmiati dallo Stato, a partire dal 2008, per quel che concerne i contributi diretti; 17 ulteriori milioni saranno risparmiati tramite le riduzioni delle agevolazioni previste per le spese postali riferite agli abbonamenti di giornali, riviste e libri. L’attuale rimborso a consuntivo sarà rimpiazzato da un regime di mercato più restrittivo, legato al riconoscimento di un credito d’imposta per le spese sostenute.
Altra importante novità riguarda le modalità d’accesso ai contributi: dal prossimo anno saranno stabilite delle graduatorie fisse, basate su tiratura, diffusione, spese di edizione e distribuzione.
Protestano, intanto, (per una volta insieme) giornalisti ed editori: domani, infatti, è prevista una conferenza stampa indetta a Montecitorio dai comitati di redazione di Avvenire, Europa, La Padania, il manifesto, Il Secolo d’Italia, Liberazione e L’Unità, assieme alla Federazione Nazionale della Stampa e alle Associazione regionali di stampa. L’intenzione è quella di “denunciare l’indiscriminato taglio del sette per cento dei contributi pubblici all’editoria di idee e no profit contenuto nel decreto di accompagnamento alla Legge Finanziaria approvato il 29 settembre scorso”, così come si legge nella nota della Fnsi. Prosegue la nota: “Questo taglio rischia di dare un colpo mortale ad una realtà editoriale fondamentale per il pluralismo e la stessa libertà di informazione”. Ma, probabilmente, eviterebbe un eccessivo condizionamento della stampa dovuto ad una spropositata ingerenza statale. (Giuseppe Colucci per NL)

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