Tv. Il saluto di Valter La Tona alla ‘sua’ Alma Media. L’ex editore del gruppo di Marcopolo e Alice va in pensione e lascia il gruppo, per cui ancora lavorava. I ricordi di una stagione lunga 23 anni

valter la tona

Ultimo saluto on line di Valter La Tona, storico editore del gruppo editoriale e televisivo romano di Marcopolo e Alice, a quanti lo hanno seguito e accompagnato in tanti anni di attività. Il gruppo oggi si chiama, per la precisione, Alma Media ma qualcuno ricorderà le precedenti denominazioni di Sitcom e LT Multimedia, attraverso cui è passata una interessante e valida parabola editoriale, articolata fra Televisione (soprattutto) e carta stampata, non solo in Italia ma anche in altri Paesi, fra cui la Germania.
La Tona era rimasto nel gruppo in questi mesi svolgendo attività editoriali (il fratello Luciano La Tona è invece sempre attivo sul piano commerciale), anche dopo che aveva gradualmente dovuto cedere la proprietà, a seguito di un concordato preventivo.

Direttore del bimestrale, di recente lancio, ‘La Gola in Viaggio, del sistema stampa Marcopolo, La Tona seguiva anche le pagine Facebook del gruppo Alma Media e proprio qui è comparso il suo saluto definitivo al gruppo: “Con oggi, e con questo post, arriva a fine percorso questa pagina mentre per il sottoscritto si chiude una stagione lunga ben 23 anni. Un periodo che ha portato alla nascita dei canali televisivi Marcopolo, INN, Alice, Leonardo (CDS), Nuvolari, Arturo. Alice, Marcopolo e CDS (Case Design Stili; N.d.R.) sono ancora presenti sul digitale terrestre. Mentre negli ultimi 13 anni sono nate testate giornalistiche come ‘Nuvolari’, ‘Alice Cucina’, ‘I Quaderni di Alice’, ‘Case Design Stili’, ‘Diari di Viaggio by Marcopolo’, ‘I Quaderni di Diari di Viaggio’, ‘Best 100’, ‘Facile Cucina’, ‘La Gola in Viaggio’, praticamente tutti ancora presenti in edicola tranne Nuvolari.

Parlando di stagioni, si chiude così questa terza stagione della mia vita. I primi 20 anni si sono conclusi con un diploma di Perito Elettronico ‘conquistato’ nell’oramai lontano 1975 presso il mitico ‘ITI A. Malignani’ di Udine. I secondi 20 anni sono passati velocemente all’insegna del lavoro a tempo indeterminato, anche se sempre ‘determinato’ (oltre 10 aziende in 20 anni), prima come dipendente in tante realtà piccole – ho iniziato nel 1975 nella Video R, storica emittente cavo “pirata” in quel di Udine – poi come dirigente in realtà come il Gruppo Fininvest o come Olivetti; da quest’ultima sono uscito esattamente il giorno in cui compivo 40 anni. E poi il terzo ciclo, quello più faticoso ma anche più creativo, più partecipato, più incosciente: quello che si chiude oggi.

Devo dire grazie alle tante persone con cui ho avuto il piacere e l’onore di lavorare e collaborare in questi anni. Tante persone, volutamente non faccio nessun nome, che con il loro apporto ad Alice, Marcopolo, Leonardo, Arturo, Nuvolari, e alle loro versioni stampa e digitali, hanno contribuito a dare vita ad un piccolo polo di produzione televisiva e editoriale tutto italiano e di riconosciuta qualità e identità. Di queste persone, tante sono diventate personaggi pubblici, conduttori e conduttrici, intrattenitori televisivi, maestri di cucina e di pasticceria, esploratori, critici, giornalisti. Alcune di loro hanno scelto da tempo, giustamente, palcoscenici di maggiore visibilità in Rai, Mediaset, La7, Sky, Discovery.

Il mio grazie più grande però va alle tante persone che hanno lavorato dietro le quinte, che qui hanno imparato un lavoro, che qui hanno manifestato la loro creatività e professionalità in piena libertà e che, sempre qui, hanno sopportato i tanti momenti difficili senza se e senza ma. Per questo a loro vanno anche le mie scuse: per non essere stato sempre all’altezza del compito che mi sono scelto, per non avere saputo dare loro sufficiente serenità, per non avere potuto gratificarli come meritavano. Mi spiace. Altrettanto grande è il grazie per la grande famiglia televisiva che si è formata attorno al nostro comune lavoro; grazie alle telespettatrici, ai telespettatori, alle lettrici, ai lettori e a tutti gli amici del web e dei social.

Da un anno, esattamente dal 28 marzo 2018, il controllo di Alma Media (87%) è passato ad altri ed era forse implicito, anche se non automatico o da me auspicato, che così avrebbe potuto iniziare il mio percorso di uscita dalla Società. In questi mesi sono man mano cambiate le priorità dell’azienda e, gioco forza, anche l’operatività. In questo contesto è arrivata l’opportunità, direi l’obbligo, di approfittare di quota 100 che nel mio caso sarà quota 105.
È il momento di deporre le armi e lasciare il campo di battaglia (quello lavorativo/editoriale dopo quello societario). Ovvero di lasciare il posto ed i ruoli ad altri sicuramente più bravi, più giovani, più determinati e, auguro loro, più fortunati di me. Si chiude dunque una stagione e così, come naturale, con questo post si chiude anche questa pagina sino ad oggi luogo di dialogo diretto tra tutti Voi e questo Editore. Buone cose a tutti. Valter La Tona”.

Come abbiamo spiegato in un nostro dettagliato articolo dell’autunno scorso, Alma Media, dopo gli anni di La Tona, è adesso controllata in maggioranza dal fondo Cosmos Sicav Open Capital, gestito dalla maltese Abalone Asset Management Ltd, e vede inoltre tra i suo azionisti Daleth Partners e LT Holdings.
Amministratore delegato è Andrea Baracco, che già ricopriva prima lo stesso ruolo a Reteconomy, è passato poi ad Alma Media e ha sfruttato le competenze e le conoscenze accumulate nell’incarico precedente per far partire la nuova rete Tv con impostazione economica Pop Economy, affidata a Francesco Specchia, che a sua volta lavorava anche a Reteconomy (oltre che al quotidiano ‘Libero’).

Pop Economy è alla numerazione 224 del digitale terrestre da alcuni mesi ed è andata ad affiancarsi alle più note reti Tv nazionali Alice (221 Lcn), Marco Polo (222) e Case Design Stili (223). Alice e Marco Polo sono tornate ora anche su Sky, su cui per anni erano state in esclusiva.
Alma Media si propone anche come sistema di comunicazione e di promozione a disposizione delle piccole e medie aziende italiane, in Italia e all’estero. Il gruppo ha chiuso il 2017 con 12,7 milioni di euro di ricavi, un Ebitda di 0,7 milioni e un debito finanziario netto di 0,19 milioni. Buono l’incremento della pubblicità. La società, per finanziare la propria crescita, ha anche quotato all’ExtraMot Pro minibond per 1,85 milioni di euro, con scadenza dicembre 2019 e cedola 5,5%. Si trattava della prima tranche di un prestito da 5 milioni di euro.
Una caratteristica importante per tutta la struttura di Alma Media è poi quella di poter contare sulla concessionaria pubblicitaria Piemme, del gruppo Caltagirone, e di andare dunque ad affiancarsi a prestigiose testate quotidiane come ‘Il Messaggero’, ‘Il Mattino’, ‘Il Gazzettino’, ‘Corriere Adriatico’ e ‘Il Quotidiano di Puglia’, oltre che a diversi altri mezzi. (M.R. per NL)

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