Tv. L’uscita di scena di Berlusconi porterà anche ad uno stravolgimento degli equilibri tv nazionali?

Quale sarà la sorte della televisione italiana dopo il saluto al Berlusconi politico? Gli effetti sembrano essere prevedibili: una Mediaset lontana dai tempi d’oro e le speculari scelte di Telecom Italia.

Il tramonto di Silvio Berlusconi politico, sebbene sia ancora indeterminato nel tempo e nella durata, ha già anticipato delle conseguenze tangibili o almeno astrattamente prevedibili, cominciando con il fiorire de La 7, che si trova le porte spalancate ad una crescita virtualmente rilevante. Telecom Italia Media, infatti, trova terreno fertile per il suo sviluppo, già dimostrato con l’astuta propensione ad ospitare i transfughi del passato (Lerner) e del presente (Mentana), nonché approfittare della calma giornalistica che abita ultimamente in Mediaset e in Rai. Infatti, i principali telegiornali dei due emisferi televisivi vivono un momento di appiattimento, figlio del declino politico del premier, contro la trionfante terza posizione nella prima serata del tg di Mentana. Il progresso inaspettato mette La 7 al centro dell’attenzione, e alimenta interesse nei confrola%207 - Tv. L'uscita di scena di Berlusconi porterà anche ad uno stravolgimento degli equilibri tv nazionali?nti di Telecom Italia Media, per anni messa dietro la lavagna in Borsa e sul mercato pubblicitario. È così che l’ex binomio perfetto Rai-Mediaset col pulsante dell’autodistruzione inserito lascia implicitamente spazio alla società televisiva guidata da Gianni Stella. Ci si chiede dunque: quale sarà il futuro del duopolio televisivo? La risposta più probabile si fonda su un’eventuale possibilità che la Rai, grazie all’indebolimento della presa del partito Mediaset, riprenda lo spazio di mercato, che ha gradatamente perduto. L’incertezza verrà soddisfatta dall’imminente domani, con aspettative che vertono principalmente sulla reazione alla fine del Berlusconi politico e, quindi, alla propensione di un nuovo quadro governativo, in grado di cambiare il sistema competitivo dell’industria della tv, volto ad una potenziale e parziale privatizzazione della Rai. Le previsioni segnano un indebolimento di Mediaset, azienda "vecchia", figlia della glaciazione culturale odierna e da 15 anni di vita adagiata sugli allori della tv vincente, e per questo prigioniera del passato. (C.S. per NL)

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