I continui rilanci dell’asta delle frequenze per il dividendo esterno del DTT, che vedono protagonista la banda degli 800 MHz e hanno ormai raggiunto la ragguardevole cifra di 3,3 miliardi di euro, spingono gli osservatori a interrogarsi sui futuri modelli di business che consentiranno agli operatori di rifarsi in tempi ragionevolmente brevi dell’ingente investimento.
L’andamento dell’asta per l’assegnazione del dividendo esterno (ch 61-69 UHF) – giunta venerdì 16/09 a quasi 3,4 mld di euro d’incasso – è un reale indicatore dei soldi che lo Stato ha buttato dalla finestra col beauty contest.