TV LOCALI CONTRIBUTI STATALI
IN CORSO DI EROGAZIONE I FINANZIAMENTI 2007
106.000.000 di Euro a favore delle tv locali previsti per l’anno 2007 sono in corso di pagamento dal MSE-Com agli aventi diritto. l’Ufficio contributi, infatti, ha già liquidato circa 90 emittenti e per altre 90 la procedura di pagamento (che prevede un passaggio presso gli Uffici della Ragioneria dello Stato) è in corso. Sono oltre 400 le televisioni locali ammesse al contributo. Se la situazione procede in questi ritmi entro 15-20 giorni tutte le pratiche possono essere evase. Intanto i Corecom hanno inviato al MSE-Com 16 graduatorie regionali sulle 21 totali che riguardano le domande presentate dalle emittenti nell’anno 2008 relative ai contributi che ammontano a 130.000.000 di Euro. Dopo il completamento delle graduatorie da parte dei Corecom, gli Uffici potranno varare il piano di riparto delle somme spettanti a ogni singola regione, e successivamente all’erogazione delle somme di competenza di ciascuna emittente. Il CNT si ritiene, al momento, soddisfatto per come sta procedendo l’iter burocratico, in passato sempre farraginoso e lento.
DTT SWITCH OFF IN ITALIA
ECCO IL CALENDARIO REGIONE PER REGIONE
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il Decreto del MSE-Com recante il calendario della transizione definitiva alla trasmissione digitale terrestre. Il provvedimento è reso in attuazione della norma contenuta all’art. 8-novies, comma 5 del D.L. 59/2008 recante “disposizioni urgenti per l’attivazione di obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze della Corte di Giustizia”, convertito dalla legge 101/2008, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 del 07/06/2008. Tra un anno e mezzo il 70% della popolazione italiana avrà la tv in digitale terrestre. Lo ha dichiarato Paolo Romani, Sottosegretario con delega alle Comunicazioni. ”Abbiamo diviso il territorio in 16 aree tecniche – ha dichiarato Romani -, da qui al 2012 in 8 diversi archi semestrali tutte le regioni transiteranno al digitale terrestre”. Si comincia con la Sardegna il prossimo 31 ottobre per continuare con la Valle D’Aosta nel primo semestre del 2009. Nel 2009 è previsto lo switch off per Piemonte occidentale, Trentino Alto Adige, Lazio e Campania; nel 2010 il segnale digitale raggiungerà Piemonte orientale, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli e Liguria; nel 2011 Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia; nel rush finale del 2012 impegnate Toscana, Umbria, Sicilia e Calabria. Ma non è tutto, ”ogni anno da qui al 2012 – ha proseguito Romani – verranno stanziati 100 milioni di euro per contribuire a finanziare le famiglie italiane con redditi al di sotto di 15 mila euro che vogliono acquistare i nuovi decoder digitali terrestri”. Il Sottosegretario ha precisato ”che avranno accesso al contributo statale solo le famiglie che pagano regolarmente il canone Rai”, che Romani ha auspicato possa abbassare la quota “per pagare meno ma pagare tutti”. Il CNT non critica il calendario proposto ma è estremamente preoccupato per le ulteriori limitazioni alle emittenti nazionali indipendenti e soprattutto per le tv locali (…).
DTT SWITCH OFF IN SARDEGNA
STABILITE LE DATE DEL PASSAGGIO DEFINITIVO
Dopo un tour nelle Province della Sardegna da parte della delegazione composta da rappresentanti del MSE-Com, della Fondazione Ugo Bordoni, del Consorzio Sardegna Digitale, da DGTVi, RAI, Mediaset, La7 ed altri soggetti, lo scorso 8 settembre sono stati distribuiti dei fogli informativi, con tutte le date dello spegnimento del segnale analogico nella regione Sardegna. Tutto il sud dell’Isola vedrà lo spegnimento di Rai1 a partire dal 15 Ottobre. Per gli altri canali in tale data sarà coinvolta l’Ogliastra e la postazione di Punta Tricoli. Nei comuni di Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osoni, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Villagrande Strisaili già dal 15 ottobre tutte le emittenti potranno pertanto riceversi esclusivamente in digitale terrestre. Il 16 ottobre sarà la volta di Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius. Il giorno dopo sarà il Serpeddì e ponti collegati ad essere coinvolti, quindi buona parte della provincia di Cagliari, del medio campidano e la zona occidentale dell’ iglesiente potrà ricevere i canali esclusivamente in digitale terrestre. Il 18 ottobre, i segnali analogici saranno spenti su Campuspina e Sa Scrocca Manna e pertanto Carbonia e tutto il basso sulcis saranno interessate allo spegnimento. I centri della marmilla saranno coinvolti il 19 ottobre, mentre nella giornata seguente sarà la volta di Buggerru e Fluminimaggiore. Il 21 ottobre sarà la volta di Badde Urbara e Ortobene, pertanto è coinvolta buona parte della provincia di Nuoro e dell’oristanese e alcune limitate zone della provincia di Sassari. Chiaramente sia in questa data che nelle altre, possono essere coinvolti anche altri comuni coperti solo in minima parte dalle postazioni interessate ossia dove la ricezione è possibile da più ponti. Il giorno seguente sarà la volta di Posada, Siniscola, Torpè mentre il 24 ottobre è previsto l’interessamento parziale di alcuni comuni della Marmilla e dell’Oristanese. Per il 27 ottobre Alghero, Sassari, Porto Torres, Sennori e centri limitrofi potranno ricevere le trasmissioni solo in digitale, mentre lo spegnimento di Rai1 interesserà quasi tutti i centri del nord dell’isola, compresa la provincia di Olbia-Tempio. Il giorno seguente sarà la volta di chi riceve dal Limbara, mentre per i giorni 29, 30 e 31 sempre nel nord Sardegna quando saranno interessate le ultime postazioni con il coinvolgimento parziale di diversi comuni. Questo calendario può essere soggetto a variazioni o errori. E’ possibile quindi verificare nel sito www.decoder.comunicazioni.it o chiamare al numero verde 800.022.000 attivo dal lunedì al sabato, escluso i giorni festivi, dalle ore 08.00 alle ore 20.00.
MSE-COM TELEVISIONE DIGITALE
LE LINEE GUIDA ILLUSTRATE DA PAOLO ROMANI
Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani ha presentato al Parlamento le linee programmatiche del settore con particolare riferimento, tra gli altri, al processo di digitalizzazione della televisione con la grande rivoluzione industriale e tecnologica che pone l’Italia al più avanzato livello europeo. Per leggere il testo della relazione è possibile collegarsi al seguente indirizzo Internet:
http://www.comunicazioni.it/binary/min_comunicazioni/comunicati_stampa/Relazione_Romani.pdf
DIRITTI TV DOPO IL CNT, PROTESTA L’ORDINE DEI GIORNALISTI
CAMBIARE IMMEDIATAMENTE LE REGOLE DELLA LEGA CALCIO
Dopo la denuncia del CNT in merito alle nuove regole emanate dalla Lega Calcio che precludono l’accesso dei giornalisti negli stadi penalizzando le emittenti locali ed indipendenti, anche il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti si fa sentire: “devono essere urgentemente modificati i regolamenti emanati dalla Lega Nazionale Calcio nello scorso mese di agosto, relativi all’accesso di fotografi alle competizioni ufficiali e all’esercizio dell’attività di cronaca radiofonica ed audiovisiva per la prossima stagione sportiva 2008/2009”. Lo ha affermato Lorenzo Del Boca, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ente pubblico competente per l’ordinamento della professione giornalistica. Per i fotografi si richiede, unitamente all’iscrizione all’Albo dei giornalisti, la tessera di iscrizione all’USSI; per l’esercizio dell’attività di cronaca è ammessa la possibilità di indicare, oltre a giornalisti iscritti all’Albo, “persone munite di formale documento rilasciato dall’Ordine dei giornalisti regionale, comprovante attività propedeutica a divenire pubblicista”. Del Boca ha richiesto alla Lega Calcio l’immediata eliminazione degli elementi che risultano assolutamente non conformi alle vigenti disposizioni di legge. Il CNT comunicherà a breve l’elenco e il calendario di tutte le iniziative di protesta e di denuncia contro la Lega Calcio. Chiesto intanto l’intervento delle forze politiche e istituzionali contro l’arrogante ed inaccettabile comportamento della Lega Calcio contro le emittenti locali. Stanno per partire i ricorsi all’AGCom e all’Antitrust del CNT, particolarmente duri nei confronti della “casta” del calcio rappresentati dalla Lega. Mai come in questo caso, ricorda il CNT, “ci sarà pure un giudice a Berlino” per difendere gli sportivi che non possono o non vogliono subire le pretese delle tv a pagamento. Le tv locali offrono immagini e commenti gratuiti e la Lega evidentemente vuole stroncare questa attività per favorire i lauti e ingiusti profitti delle tv pay.
DTT ENTRO IL 2013 IL DIGITALE PRESENTE IN UNA CASA SU DUE
LA RICERCA DI INFORMA TELECOMS&MEDIA
Nella metà delle case del mondo ci sarà una tv digitale entro il 2013. La previsione emerge dall’ultimo rapporto della società d’analisi Informa Telecoms&Media, secondo cui, da fine 2008 a fine 2013, 293 milioni di nuove famiglie passeranno alla tv digitale, per un totale di 636 milioni. Il maggior contributo alla crescita verrà dalla Cina, dove nei prossimi 5 anni il segnale digitale per la tv raggiungerà 79 milioni di nuove case. Un incremento notevole si registrerà anche negli Stati Uniti (+30 milioni). Anche in India (+26 milioni) e in Giappone (+14 milioni), la corsa verso il digitale continua sostenuta. Alla fine del 2013 il 39% delle case digitali saranno in Asia-Pacifico. Per gli analisti la regione supererà entro il 2008 il Nord America, che tra 5 anni conterà il 21% dei segnali di tv digitale mondiali, mentre l’Europa occidentale si piazzerà al secondo posto con il 25%.
TV CONTENUTI, UNA RICERCA DELL’HASSELT UNIVERSITY
LE SERIE TV AMBIENTATE IN OSPEDALI CREANO FINTI MALATI
Attenzione alle serie tv ambientate in ospedale: i serial in camice bianco possono nuocere alla salute, trasformando in malati immaginari i telespettatori. Lo sostiene un gruppo di ricercatori belgi, che ha condotto lo studio sull’onda del crescente successo di questo filone di telefilm. Si pensa che questi programmi – avvertono i ricercatori dell’Hasselt University – possano rendere ognuno più consapevole della propria salute, e di come difenderla, e far apprendere qualche preziosa nozione in medicina. Invece finiscono con l’aumentare la paura delle patologie, fino a rendere i telespettatori malati immaginari, convinti di avere tutti i sintomi appena visti in tv.
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