Presentando il piano di iniziative volte a stimolare la ricerca nel settore delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni Viviane Reding, commissaria europea responsabile di media e telecomunicazioni, si è detta molto soddisfatta. L’Unione Europea è infatti il più grande mercato sviluppato di consumatori al mondo e può contare su oltre 100 milioni di connessioni internet a banda larga. Secondo la Reding quindi, l’Europa si può giocare con relativa tranquillità le sue carte nella partita della competitività mondiale. Nella visione della Commissione i media e le telecomunicazioni giocano un ruolo strategico nel migliorare la qualità della vita dei cittadini europei e nel fornire loro crescenti opportunità di occupazione e guadagno. Le tecnologie dell’informazione, inoltre, potrebbero contribuire enormemente a snellire gli apparati burocratici dei vari Stati, liberando risorse e competenze per settori più produttivi. Da qui la nascita di “i2110”, un programma di investimenti nel campo della ricerca che punta aumentare la capacità dei Paesi europei di cogliere queste opportunità. Esistono infatti grandi divari nell’Europa a 27, sia per quanto riguarda le possibilità di accesso a connessioni, che per quanto riguarda l’utilizzo delle stesse e gli investimenti in ricerca e sviluppo. Se da un lato Svezia, Finlandia e Danimarca sono le nostre punte di diamante, lo stesso non si può dire di Slovacchia, Lettonia, Polonia e Bulgaria. Occorre quindi fare in modo che questi divari vengano colmati, puntando innanzitutto su un miglioramento dei servizi trans-frontalieri e sulla copertura delle aree rurali. Grande attenzione è data inoltre al settore pubblico, che sempre più dovrà offrire i propri servizi online, per permettere ai propri cittadini di risparmiare tempo prezioso e, perché no, anche qualche euro. L’Europa descritta dalla Reding è un po’ il mondo dei sogni, ma niente ci vieta di continuare a sognare nella giusta direzione. E l’Italia? Noi come al solito stiamo nel mezzo del gruppo, come uno studente dotato ma un po’ svogliato, che si accontenta di prendere sempre sei e mezzo. Riusciremo con uno scatto di orgoglio ad esser pronti per far bene agli esami di fine anno? (Davide Agazzi per NL)