Dal globale al locale: internet fa un “passo indietro”

In corso di approvazione l’estensione dei domini web a regioni e comuni per aumentarne l’identità


Internet rappresenta senza dubbio l’essenza multimediale della globalità. Unire paesi e regioni in un unico mondo virtuale è uno dei meccanismi che ne ha decretato il successo. Allo stesso modo, la possibilità di condividere informazioni e abitudini provenienti da diverse culture e dai diversi angoli del mondo è un ingrediente essenziale per la vita sociale dell’internauta. Così, contro ogni previsione, ora che il web si impone ogni giorno di più come paladino di questa globalità (solo in apparenza) incontrastata, sarebbero state gettate le basi per una rivoluzione internettiana senza precedenti e sicuramente rilevante per la navigazione di qualunque utente, esperto o principiante che sia. Proprio in questi giorni infatti, l’ente californiano Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), che gestisce il sistema dei nomi dei domini online, sta approvando l’estensione degli stessi domini web anche a regioni e comuni. Questo significa che, quanto fino ad ora è stato limitato alla nazionalità (.it per Italia, .es per Spagna, .uk per Inghilterra, ecc.) o al contenuto del sito (.org, .info, .gov, ecc.) sarà esteso anche a singoli comuni o regioni, consentendo agli stessi siti web di rappresentare, con un’identità ancora più forte e radicata (basata non più solo sulla lingua madre), il proprio contenuto, la propria comunità esclusiva. Ne consegue un’impennata mai conosciuta prima per il mercato dei domini, grazie alla quale i gestori di servizi online compravenderanno un quantità esorbitante di nuovi spazi. Inoltre presto potremo accedere a nuovi siti con nuove estensioni: per esempio .nyc per New York, .paris per Parigi, .berlin per Berlino. La rivoluzione della rete non avrà precedenti e arricchirà il web che, nonostante la sua forma tipicamente globale, potrebbe fare un piccolo “passo indietro” riconsegnando valori a città e regioni che avranno modo di mantenere la propria identità anche nell’immensa ragnatela informatica. Come afferma Paul Levins, amministratore di Icann, “da quando è stato inventato, il sistema degli indirizzi web non ha mai subito cambiamenti fondamentali. Queste novità potrebbero avere un impatto straordinario su tutto il modo di esprimersi in rete”. (Marco Menoncello per NL)

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