Il lancio di Google Chrome: video, fumetti e addio ai mezzi di diffusione tradizionali

Il lancio del nuovo motore di ricerca di Google avviene esclusivamente sul web: addio comunicati stampa e grandi eventi mediatici.

Il nuovo browser di Google, che si propone l’ambizioso obiettivo di mutare radicalmente le abitudini di navigazione di tutti gli utenti della rete, migliorandone l’esperienza web in tutto e per tutto, ha fatto registrare una altrettanto radicale novità per quel che riguarda la campagna di comunicazione che l’azienda (che in questo campo potrebbe essere pioniera) ha messo in moto per promuoverne la nascita. “La strategia è stata studiata a livello centrale e condivisa dai team internazionali di marketing e comunicazione, ma ogni Paese l’ha adattata poi alle proprie esigenze, ovviamente rispettando le tappe prefissate”, ha dichiarato Stefano Hesse, responsabile comunicazione di Google per l’Italia e per il Sud Europa. La campagna, minimale, originale e creativa (anche nell’uso dei mezzi di comunicazione scelti) è partita con un annuncio pubblicato sull’Official Google Blog americano (googleblog.blogspot.com) lo scorso 1 settembre, che ha dato l’annuncio ufficiale del lancio, previsto per il giorno successivo. Il post, ovviamente, è stato ripreso da centinaia, migliaia di blog in tutto il mondo, compreso il link (www.google.com/googlebooks/chrome) che rimanda ad un fumetto, disegnato da Scott Mc Cloud, in cui i programmatori e i project manager di Google sono ritratti interattivamente mentre spiegano le dinamiche, le caratteristiche e le ragioni del progetto di Google Chrome. La stessa cricca, ma in carne ed ossa, fa lo stesso su YouTube (it.youtube.com/google), dove con le stesse modalità, ma non in versione cartone animato, racconta la storia di questo progetto. Lo stesso 2 settembre, inoltre, avviene il lancio ufficiale, con il “webcast press event” in rete, cui fa seguito (in Italia), ieri, una busta in versione cartacea del fumetto contenente la presentazione di Google Chrome: una sorta di feticcio da conservare che Stefano Hesse ha voluto inviare ai cronisti. (G.M. per NL)

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