Dopo due anni di successi e quattrocento puntate registrate, Flavio Insinna (foto), popolare attore e presentatore televisivo, lascia la troupe di “Affari Tuoi”. Ad annunciarlo lo stesso Insinna, intervistato dal settimanale “Telepiù”. L’attore, tra l’altro, è in questi giorni sugli schermi di Rai Uno anche con la fiction “Ho sposato uno sbirro” che, dopo la stagione di “Don Matteo 6” lo ha portato ad essere uno dei volti simbolo dell’ammiraglia di Viale Mazzini. Insinna si era insediato alla conduzione di “Affari Tuoi”, trasmissione meglio nota al grande pubblico come “i pacchi”, dopo la parentesi di Pupo, che a sua volta aveva sostituito Bonolis, vero e proprio mattatore nei primi anni di trasmissione del format Endemol. Dopo il passaggio a Mediaset del conduttore romano, con tanto di contratto faraonico e polemica con Mike Bongiorno su una presunta questione morale (ha firmato un contratto da otto milioni di euro annui), la trasmissione aveva registrato un leggero calo d’affezione nel pubblico, salvo riprendersi in grande stile, due anni fa, con l’arrivo di Flavio Insinna. Oggi Rai Uno vive una stagione travagliata: i dati numerici degli ultimi mesi sono tutt’altro che incoraggianti, il direttore di rete, Fabrizio Del Noce, ha già annunciato il suo addio alla scadenza dell’attuale CdA (le cui nuove nomine costituiranno una gatta da pelare non da poco e si prevedono scontri tra il nuovo governo e l’opposizione), persino la fortunatissima fascia pre-serale (quella dei “pacchi”, appunto) perde colpi a vista d’occhio nei confronti dell’armata-“Striscia”. E, proprio dalla trasmissione di Antonio Ricci, sono giunti recentemente forti attacchi contro Insinna ed il suo programma, che il conduttore ha commentato dicendo “non mi fanno certo piacere. Certo, tra i nostri concorrenti ci sono anche poliziotti, finanzieri, fate un po’ voi”.
Ora, il toto-sostituto non è ancora partito, anche perché Rai Uno dovrà ridisegnare alcune sue strategie dopo i recenti scivoloni e per i famosi “pacchi” potrebbe anche essere arrivata l’età della pensione. D’altronde, la trasmissione viveva anche della luce riflessa dai suoi popolari conduttori, del presente e del passato. (Giuseppe Colucci per NL)