A rischio la garanzia di pluralità, imparzialità ed equità dell’informazione nei periodi elettorali.
Il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò ha inviato una lettera ai presidenti di Camera e Senato, invitandoli a riflettere sui problemi inerenti alla mancata costituzione della Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi. Come riportato sul comunicato stampa del 14/10/2008 diffuso sul sito dell’Agcom (www.agcom.it), Corrado Calabrò ha posto l’accento sulla delicata funzione svolta da tale commissione, in particolare, nei periodi di consultazioni elettorali. La legge, infatti, prevede che la Commissione parlamentare di vigilanza svolga la funzione di garante della pluralità, imparzialità ed equità dell’informazione nei confronti della RAI. Riguardo alle emittenti private, sebbene spetti all’Autorità stabilire “le regole per l’applicazione della par condicio, la legge prevede che l’esercizio di tale funzione sia subordinato ad una “previa consultazione della Commissione parlamentare”. La mancata costituzione di tale commissione, ha evidenziato il presidente, ha permesso che, in occasione delle consultazioni elettorali e referendarie che si sono svolte a partire dal giugno del 2008, “non solo non siano state dettate regole nei riguardi della RAI ma che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni abbia dovuto adottare i propri regolamenti elettorali e referendari senza il previsto confronto con la Commissione stessa”. Calabrò, pertanto, ha auspicato che i presidenti di Camera e Senato provvedano alla ricostituzione della predetta commissione e ciò “sia per il ripristino delle delicate funzioni che la legge affida ad essa nei periodi elettorali e in quelli non elettorali sia per consentire a questa Autorità di esercitare le proprie funzioni con la completezza di propedeutiche valutazioni che la legge richiede”. (D.A. per NL)