Scorporare la divisione cellulari e accessori (mobile devices) da quella che si occupa di soluzioni wireless a banda larga (broadband & mobility): questa sembra essere la soluzione che Greg Brown, Amministratore Delegato di Motorola, sembra avere in mente per rilanciare le sorti di un’azienda che fatica a reggere il passo dei grandi competitor internazionali. Il mondo della telefonia cellulare è in costante evoluzione e l’azienda americana produttrice dei sottilissimi telefonini ultimamente ha perso un po’ di smalto (e redditività). Motorola subisce infatti la migliore capacità di innovazione messa in campo da Nokia, Samsung, Sony Ericsson e LG, ma soprattutto, sul mercato americano, è stata colta di sorpresa dalle mosse della Apple di Steve Jobs. La mossa di Brown, non eccessivamente innovativa, dovrebbe servire a valorizzare il comparto cellulari, contribuendo al tempo stesso a garantirgli più flessibilità di manovra e a razionalizzare la sua struttura dei costi e dei ricavi. La chiave di volta dovrebbe essere un rinnovato management, in grado di sfornare in poco tempo un’alternativa plausibile all’iPhone. Ad oggi, nonostante la borsa abbia risposto positivamente agli annunci di Brown, ancora non si sa chi sarà a guidare lo spin off dell’azienda in questa nuova avventura. Impossibile dire quindi quali sono le probabilità di successo di questa operazione. Per ora possiamo solo registrare l’immutato appeal di una mossa, quella dello spin off, che troppo spesso finisce per essere solo una operazione di make up, buona soltanto per farsi belli agli occhi degli analisti finanziari. (Davide Agazzi per NL)