Organici e sito web: sale la tensione al Mattino di Napoli tra Azienda e Cdr

Da mesi la redazione del Mattino, tramite il proprio organismo sindacale, è impegnata in un difficile confronto con l’azienda su questioni di primaria importanza per il futuro del giornale


da Franco Abruzzo.it

Roma, 8 maggio 2008. L’Assemblea dei Redattori del Mattino ha votato all’unanimità il seguente documento. “Da mesi la redazione del Mattino, tramite il proprio organismo sindacale, è impegnata in un difficile confronto con l’azienda su questioni di primaria importanza per il futuro del giornale come l’avvio del sito web, i problemi di organizzazione del lavoro relativi ai progressivi e sempre più consistenti vuoti di organico, il mancato aggiornamento del patto di secondo livello, le disparità di trattamento economico, il rispetto di mansioni tutelate dal contratto e invece oggetto di quotidiani attacchi che vorrebbero i giornalisti ridotti a generici tuttofare.

Si tratta di questioni su cui, nonostante gli sforzi e le ripetute sollecitazioni al senso di responsabilità avanzate dall’organismo sindacale, l’azienda ha mostrato e continua a mostrare allarmante assenza di volontà costruttiva, di credibile progettualità e di adeguata strategia fino a provocare ricadute assai dannose sui giornalisti del Mattino sia in termini economici che professionali e normativi. Eppure si tratta di tematiche che investono la qualità del “prodotto Mattino”, la possibilità di continuare a produrre un’informazione autonoma, indipendente e realmente pluralista. Sono mesi che la redazione del Mattino, tramite il proprio organismo sindacale, tenta con la pazienza del dialogo di recuperare i livelli minimi di normalità organizzativa per poter lavorare in condizioni dignitose e garantire il miglior risultato possibile. In tal senso, la redazione è convinta di aver dato ampia prova di straordinaria duttilità, non irrigidendosi di fronte a situazioni a dir poco imbarazzanti e a richieste aziendali spesso ai limiti del rispetto contrattuale e frutto di evidenti, gravissimi errori – compiuti dalla dirigenza nei rapporti con altre componenti aziendali, come quella dei poligrafici – che hanno ridotto al lumicino o addirittura alla estinzione servizi e supporti essenziali a una redazione per confezionare un giornale quotidiano all’altezza delle aspettative dei nostri lettori. Oggi bisogna prendere atto che tutti gli sforzi cui la redazione si è sottoposta non hanno ottenuto gli esiti sperati. E che il giornale corre gravi pericoli. L’azienda mostra incomprensione e chiusura rispetto a richieste che tendono semplicemente al rispetto delle regole sancite dalle norme e dal buon senso. La redazione ritiene necessario rendere noto che l’azienda pretende, per esempio, di avviare il sito web del Mattino senza aver elaborato nemmeno una bozza di progetto editoriale e senza garantire in tale ambito alcun tipo di protagonismo della redazione stessa, il cui ruolo sarebbe invece esplicitamente ridotto a quello di episodica, marginale collaborazione. Inoltre, l’azienda pretende di non garantire al sito web la scontata e piena autonomia editoriale, ma vorrebbe anzi imporre ai giornalisti del Mattino una sorta di sudditanza professionale rispetto ad altra testata del gruppo Caltagirone, il quotidiano romano Il Messaggero, che appare mortificante, perdente e lesiva dell’autonomia di una testata che da quasi 120 anni è una delle voci più autorevoli per informare, interpretare e rappresentare la realtà meridionale, le sue contraddizioni e le sue specificità culturali e sociali. La redazione del Mattino rende altresì noto che da mesi si stanno producendo vuoti di organico – temporanei e definitivi – senza che alcun redattore venga sostituito. E’ ovvio che tale immobilismo sta creando problemi di organizzazione del lavoro sempre più gravi e impellenti, cui si tende a rispondere sollecitando in misura sempre più massiccia un uso indiscriminato di collaboratori utilizzati a qualsiasi livello, spesso in ruoli che appartengono alla sfera redazionale che si ritrova invece progressivamente depauperata. E’ a partire da queste problematiche che la redazione ha intavolato un difficile confronto con l’azienda, che si è bruscamente interrotto. Va sottolineato che la redazione – pur in assenza di contratto nazionale da quasi tre anni – non ha avanzato alcuna richiesta di carattere economico. Questo è al momento lo stato delle cose nell’azienda Il Mattino spa del gruppo Caltagirone Editore, ai cui massimi vertici la redazione chiede con urgenza un confronto con l’organismo sindacale per affrontare in modo serio e approfondito tutte le questioni sul tappeto. Nel contempo la redazione ritiene necessario confermare lo stato di agitazione in atto, riservandosi ulteriori iniziative”. (www.fnsi.it)

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