Le amministrazioni pubbliche devono tornare ad essere strumenti essenziali per la crescita civile, sociale ed economica del paese: questo l’obiettivo del piano industriale presentato il 28 maggio scorso dal ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. Il Piano prevede, essenzialmente, due interventi: di tipo legislativo (per ottimizzare la produttività del lavoro), e di riorganizzazione dell’amministrazione. Per ottimizzare la produttività del lavoro occorre: 1) riconoscere e premiare il merito; 2) potenziare e valutare con criteri moderni e trasparenti l’operato del personale delle amministrazioni pubbliche; 3) ridefinire diritti e doveri del dipendente pubblico, restituendo dignità e prestigio a questo ruolo e consentendo di sanzionare chi lo svilisce con un comportamento scorretto; 4) rivalutare il ruolo e i compiti del dirigente pubblico; 5) potenziare la funzionalità delle amministrazioni attraverso la contrattazione collettiva e integrativa. Quanto alla riorganizzazione dell’amministrazione, le azioni devono muoversi su quattro punti principali: 1) mobilità delle funzioni; 2) qualità e “customer satisfaction”; 3) utilizzo ottimale degli immobili; 4) Sponsorizzazioni e project financing.
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