La rilevazione registra una variazione globale del +1,8% rispetto al gennaio 2009. La crescita, con diversa intensità, riguarda la maggior parte dei mezzi.
Segno positivo per la televisione (sia generalista che satellitare), che registra il +3,7% sul mese, come la radio che dimostra un trend in crescita ancora maggiore, con un ottimo +6,9%. Ancora male, invece, la stampa che, nel suo complesso, ha registrato, rispetto al mese di gennaio 2009, un calo del 4,9%. In particolare, hanno visto un drastico calo i periodici che raggiungono flessioni di oltre il 17% ed i mensili, con un segno negativo di 23,7 punti percentuale. Il settore della pubblicità on-line, come già sottolineato su questo periodico, registra aumenti del 4,7%. Una lettura di questi numeri porta a considerare la pubblicità non più come semplice spesa, ma come una vera e propria forma di investimento legata alle performance dei diversi mezzi rispetto all’analisi dei mercati di riferimento. Il 2010 è considerato come l’anno nel quale il mercato della pubblicità on-line opererà il sorpasso definitivo su quello tradizionale, cartaceo. E’ vero che le informazioni sono solo previsionali, ma appare certo che un terzo degli investitori sarà disposto ad investire sulla pubblicità digitale piuttosto che sui vecchi canali di informazione. La duttilità e la capacità di permeare il mercato sin nelle sue più piccole articolazioni è l’arma vincente della diffusione on-line della pubblicità. (M.P. per NL)